‘Rete 14 Luglio’. L’impatto sociale delle cooperative e il riutilizzo dei rifiuti
di Emiliano Violante
Diciannove tra consorzi e cooperative sociali provenienti da sette regioni diverse, tutti impegnate nel settore dell’igiene ambientale, con un fatturato complessivo pari a circa 91 milioni di Euro: è la realtà tutta italiana della ‘Rete 14 Luglio‘ che lo scorso 7 novembre 2019 si è data appuntamento a Rimini, in occasione di Ecomondo. La ‘Rete’ – cui aderiscono sia il CSR, Consorzio Sociale Romagnolo, che la cooperativa La Formica – oggi dà lavoro a circa 2.140 persone, di cui oltre un terzo appartenenti alla categoria dei lavoratori svantaggiati. Dopo l’assemblea svoltasi nella sede de La Formica di Rimini, i cooperatori si sono spostati alla Fiera di Rimini a Ecomondo presso lo stand di Legambiente dove, nel pomeriggio, hanno partecipato ad un convegno dal titolo ‘The Waste Land: il ruolo strategico della preparazione per il riutilizzo dei rifiuti’, per approfondire il tema dell’economia circolare.
A tema, durante i due incontri, da un lato l’impatto sociale che producono le cooperative sul territorio e, dall’altro, il ruolo strategico della preparazione per il riutilizzo dei rifiuti. Dopo l’assemblea in mattinata, la giornata dei cooperatori è proseguita nel pomeriggio nello stand di Legambiente ad Ecomondo, dove si è svolto il convegno ‘The Waste Land: il ruolo strategico della preparazione per il riutilizzo dei rifiuti’. Il confronto, molto partecipato, si è concentrato sulla preparazione per il riutilizzo e l’attività di controllo, pulizia o riparazione, che trasforma un rifiuto in un bene, affinché venga riusato senza subire ulteriori trattamenti e senza richiedere elevati interventi energetici o di materia prima. Operazioni che hanno una miriade di benefici che vanno dalla riduzione dei rifiuti alla valorizzazione delle risorse, fino al risparmio e all’occupazione delle persone: obiettivi quindi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Fra i partecipanti del convegno, Sandro Polci, (moderatore e Presidente del Comitato Scientifico di Legambiente), Tito Ammirati (Presidente della ‘Rete 14 Luglio’), Alberto Pizzocchero (‘Rete 14 Luglio’), Filippo Brandolini (Vicepresidente Utilialia), Stefano Ciafani (Presidente Legambiente), Daniele Carissimi (Ambiente legale). Numerosi gli esperti del settore che, con il contributo video di Michal Len (Direttore RReuse), hanno commentato il recepimento della direttiva europea sui rifiuti, prospettando un modello reale di preparazione per il riutilizzo dei rifiuti molto vicino al mondo delle imprese sociali che da anni operano nel settore.
“Per favorire la fine dei rifiuti – spiega Sandro Polci, moderatore e Presidente del Comitato Scientifico di Legambiente – occorre prepararla al meglio, facendo in modo che il rifiuto non diventi tale. Occorre avere l’intelligenza di selezionare la qualità, che inizialmente può essere fatta con un’azione di preparazione al riutilizzo. Molte persone che si avvicinano al mondo del lavoro, che hanno micro professionalità, anche se non sempre normodotate, possono fare la differenza. Con un approccio olistico, che considera tutte le variabili, ci accorgiamo come questo nesso tra recupero, creatività, invenzione e micro professionalità orientate, può fare la differenza e il benessere economico del nostro Paese.”
“L’idea è quella di individuare nuove opportunità di occupazione per i soggetti svantaggiati” – sottolinea Tito Ammirati, Presidente della ‘Rete 14 Luglio’ e della cooperativa Arcobaleno. “Crediamo che la preparazione al riutilizzo dei rifiuti possa essere una nuova frontiera ed è per questo che vorremmo che questo ambito diventasse una priorità per le cooperative sociali. Non esistono lavori ad alta intensità di manodopera sui quali possiamo cimentare e sperimentare i nostri percorsi d’inclusione: questa ci sembra veramente una grande opportunità. Per questo c’è bisogno della collaborazione e della condivisione di tutti: dallo Stato alle multiutility, fino ai cittadini. L’esperienza della cooperazione sociale non può esistere se non è legittimata dal resto degli attori della società.”
A partire dal binomio ‘rifiuti – sociale’ e dall’idea di sviluppo sostenibile, l’assemblea di ‘Rete 14 Luglio’ aveva inoltre deliberato già durante l’assemblea del mattino una nuova ricerca sull’impatto sociale delle cooperative, con l’intento di restituire un ‘indice di intensità sociale’ su un certo numero di comuni, capace di tener conto delle specificità sociali della missione delle cooperative. Si tratterà di un lavoro più esteso rispetto alla prima rilevazione (del 2018), con l’obiettivo di produrre un sistema replicabile, con una matrice di indicatori in grado di fare una stima della variabilità del benessere complessivo di un territorio. La ricerca, che è già nella sua fase progettuale, verrà presentata ad Ecomondo nel 2020.
“Si tratta di un lavoro complicato – racconta Giorgio Rosso presidente del Consorzio Stabile ECOBI e membro della ‘Rete 14 luglio’ – che parte da banche dati di carattere nazionale, centrate su livello comunale. Vorremo trovare degli indicatori locali, metterli in relazione tra di loro, e produrre una ricerca anche sul benessere interno dei lavoratori delle cooperative. Intrecciando questi aspetti dovremmo ottenere alcuni indicatori finali utili a misurare l’impatto sociale. Ci siamo dati come tempo un anno di lavoro, sfruttando la prima ricerca fatta nel 2018. Si tratta, in tutti i casi, di un lavoro dinamico, nel senso che si potrà sviluppare anche negli anni a venire.”
“Oltre a lavorare sull’ambito comunale – precisa Pietro Borghini, presidente de La Formica – e a generare indicatori più comparabili per ogni singola realtà, la ricerca che oggi abbiamo lanciato come ‘Rete’, include altri aspetti importanti, perché possiamo ricavare un dato guardando anche gli andamenti sia dei comuni che delle nostre realtà con uno sguardo nazionale. Un risultato che, anche se non completo, sarà comunque piuttosto capillare. Infine è anche un’occasione per lavorare, come ‘Rete’, tutti su uno stesso progetto e quindi dare anche più senso alla rete stessa.”
9 dicembre 2019