Prima Bi: sempre più impresa sociale
Uno sguardo al futuro della cooperazione sociale di tipo B tra la necessità di fare rete, di essere sempre più impresa sociale e di riuscire ad attirare nuovi clienti privati. La faentina Prima Bi, aderente LegacoopRomagna, è una delle cooperative di area vasta che sono entrate nel Consorzio Sociale Romagnolo nell’ultimo biennio. Intervista al Presidente Arianna Marchi*.
Quando nasce la Cooperativa Prima Bi?
La Cooperativa Prima Bi nasce 15 anni fa nel 2001 dalla richiesta del territorio di una cooperativa di inserimento lavorativo che operasse specificamente con il Servizio per le tossicodipendenze e con i Servizi di salute mentale. PrimaBi è la prima Cooperativa Sociale di tipo B del gruppo LegacoopRomagna nei Comuni dell’Unione della Romagna Faentina.
Quali sono i principali servizi che Prima Bi fornisce?
PrimaBi fornisce servizi di pulizia e custodia locali, manutenzione aree verdi, servizi ambientali di varia natura e supporto vario alla produzione industriale. I nostri principali clienti sono Hera spa, HerAmbiente, CAMST, DueCastelli e importanti realtà del territorio come Zerocento e Copura, oltre ad altri gruppi privati come Gigacer e D.M.L.
Qualche numero sulla cooperativa?
Ad oggi il suo fatturato si aggira indicativamente attorno al milione di euro grazie al lavoro di circa 60 lavoratori di cui 32 soci.
Perché avete scelto di aderire al Consorzio Sociale Romagnolo?
L’adesione al Consorzio Sociale Romagnolo è per noi una grossa opportunità di conoscere altre realtà simili alla nostra, quindi una possibilità di strutturare una rete che metta in relazione le diverse esperienze sociali del territorio romagnolo. Questo bagaglio di conoscenze non può che migliorare le nostre capacità ed aprire i nostri orizzonti.
Il mondo del lavoro per la cooperazione sociale: quali problematiche, quali spunti leggete in questa fase attuale?
E’ innegabile, anche alla luce degli esiti delle gare con HERA spa sulla provincia di Ravenna, che sia urgente una riflessione sul concetto e sulla natura della cooperazione sociale di tipo B. Una trasformazione verso un vero modello di impresa sociale che sia capace di districarsi nel mercato sviluppando contemporaneamente progetti che puntino ad un reale senso di comunità e ad una efficace inclusione sociale. Creare una rete di idee e progetti è quindi fondamentale. Come fondamentale diventa sviluppare una solida indipendenza progettuale ed operativa che consenta di attirare l’interesse dei privati verso i nostri servizi e migliori il rapporto nell’erogazione degli stessi verso la Pubblica Amministrazione.
Un’iniziativa che ha fatto parlare molto di sè è ‘Palchetto Bi’: di cosa si tratta?
Lo scorso dicembre 2015 è iniziata una nuova collaborazione con il Comune di Faenza per la gestione della storica Caffetteria del Settecentesco Teatro Angelo Masini di Faenza. Palchetto Bi è il nome che abbiamo scelto per definire il nuovo percorso della Caffetteria. Uno spazio che vuole coniugare l’impegno di fornire un servizio bar efficiente con standard qualitativi alti e l’impegno di coinvolgere nel processo lavorativo personale in situazione di svantaggio.
Come funziona?
L’orario di apertura segue sia il calendario degli appuntamenti teatrali programmati da Accademia Perduta sia tutti gli eventi extra teatrali programmati dal Comune in accordo con Associazioni, enti privati ed Istituzioni del territorio. Viene offerto dal nostro personale un cordiale servizio di guardaroba e piccola caffetteria. Una scelta che coniuga il mondo della cultura letteraria con il mondo della cultura sociale.
*Arianna Marchi, 44 anni, arriva in Zerocento nel 1988 per lavorare negli asili nidi. Al convenzionamento per la gestione totale del primo servizio asilo nido tra Cooperativa e Comune di Faenza, riceve l’incarico di coordinatore del servizio. Qualche anno dopo viene chiamata a collaborare con l’allora ufficio centrale della Cooperativa occupandosi di mobilità del personale e organizzazione dei servizi, in particolare per quanto riguarda i Centri Estivi. Successivamente ricopre all’interno della cooperativa vari ruoli tra cui anche quello di Responsabile della Qualità. A partire dal 2001 comincia a seguire le iniziative di sviluppo e le nuove progettualità, in particolare dedicandosi alla nascita di una cooperativa sociale finalizzata all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, la Cooperativa Sociale PrimaBi di cui tutt’ora ricopre il ruolo di Presidente. L’avventura a tempo nella cooperazione di inserimento lavorativo, nel 2011 si integra con un’altra attività, quando viene “richiamata” in Zerocento come Responsabile dell’Area Infanzia, principale settore di attività con oltre il 60% del fatturato complessivo. Viene eletta nel Consiglio di Amministrazione nel maggio del 2012 e viene nominata VicePresidente. Nel maggio del 2014 diviene formalmente Presidente della Cooperativa Zerocento.