Le nuove cooperative del CSR si presentano. Volontariato e solidarietà alle radici della CIALS

[05 aprile 2016]

Antonio Bassi dal 29 aprile 2014 è presidente di CIALS, Cooperativa di Lugo per l’inserimento in attività lavorative e sociali. Ragioniere, lavora nel mondo della cooperazione dal 1970. Sposato dal 1981, padre di due figli, dal 1995 ha rivestito il ruolo di responsabile provinciale del Centro di Assistenza Fiscale della CISL di Ravenna. Prima di diventarne presidente, entra in CIALS nel 1999: fino al 2007 come Consigliere e Vice Presidente. In questa intervista, Bassi

Quando nasce CIALS e con quali obiettivi?

CIALS, Cooperativa per l’inserimento in attività lavorative e sociali, di tipo A e B, nasce il 10 febbraio 1982 su iniziativa di alcuni genitori e famigliari di persone svantaggiate. E’ sostenuta dal Comune di Lugo, da altri Comuni del Comprensorio e dall’USL 36 di Lugo. L’obiettivo che si è posta fin dal suo inizio è quello di creare una possibilità di lavoro e di socializzazione per persone svantaggiate.

Qual era l’identikit della CIALS quando è nata?

Inizialmente i soci erano 120, dei quali 14 svantaggiati, e svolgevano attività di giardinaggio nel piccolo appezzamento di terreno attiguo alla sede coltivando fiori recisi, gladioli, da vendere nel chiosco allestito nel centro di Lugo. Il chiosco aveva il duplice scopo di permettere la vendita dei fiori e di favorire il graduale inserimento in questa attività di alcune delle persone ospitate. Purtroppo, i risultati non diedero i frutti sperati, tanto che si dovette procedere alla chiusura dell’attività. La Cooperativa deliberò quindi di dedicarsi allo sfalcio dell’erba e potatura di siepi ed alberi di basso fusto.

Oggi?

Nel corso degli anni, i Soci promotori hanno lasciato spazio ai soci cooperatori e volontari ed oggi la cooperativa ne annovera 27. Di costoro, i 14 soci cooperatori svantaggiati sono affidati alla CIALS in convenzione dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna che gestisce il settore sociale dei nove Comuni aderenti. Ha la propria sede in una ex casa colonica di proprietà nella campagna lughese sita sul terreno circostante di 1,8 ha. L’attività caratteristica è unicamente quella dello sfalcio delle aree verdi e potature.

Qual è il volume d’affari che sviluppate?

Il volume di affari 2015 è di € 225.000 ed i committenti principali sono il Comune di Lugo, Bagnacavallo e l’AUSL della Romagna.

Una piccola cooperativa, quindi.

Sì, ma pur essendo una piccola cooperativa, si è costruita nel corso degli anni una solidità patrimoniale, scaturita dal lavoro gratuito e volontario di dirigenti, da singole persone, da aziende del territorio ed istituti di credito.

A quando risale la vostra adesione al CSR e per quale motivo?

Abbiamo aderito al CSR nel marzo del 2015 al fine di partecipare al bando di gara indetto dall’AUSL della Romagna che prevedeva sfalcio e pulizia di aree interne ed esterne all’ospedale di Lugo. Si trattava di dare seguito ad una esperienza decennale in Ati con la cooperativa sociale Il Pino di Alfonsine. A prescindere dal fatto contingente, riteniamo strategico infatti partecipare al CSR per fare massa critica in un settore, il sociale, che sta particolarmente soffrendo da anni la crisi economica. Lo concepiamo come un valore aggiunto. Sarebbe velleitario pensare di andare in ordine sparso.

Quali sono le nuove problematiche che affrontate sul lavoro?

Le attività economiche come le nostre che non hanno prodotti da esportare soffrono enormemente in quanto vivono un tempo di infima crescita in cui vige l’imperativo a tutti i livelli, enti pubblici e privati, di “abbassare i costi a tutti i costi”. Emblematico il servizio dello scorso 3 aprile 2016, su TGR regionale, dove è stato ampio spazio ad un particolare inserimento lavorativo: a Ferrara il Comune ha stipulato una convenzione con un pastore che farà pascolare le pecore sui prati delle mura al fine di brucare l’erba! Mi verrebbe da dire che siamo alla frutta: ma voglio sperare che cambierà il vento! In tale contesto, avvertiamo maggiormente la responsabilità sociale che sta alla base del nostro impegno di continuare a dare speranza all’inserimento lavorativo.

A fronte anche di questo episodio che ha raccontato, qual è secondo lei lo scenario futuro sul quale si dovrà muovere la cooperazione sociale?

Mi interrogo e ci interroghiamo come gruppo dirigente sul futuro della cooperativa. Sono da mettere in conto scenari di collaborazione fattiva con altre cooperative sulla base di un progetto complessivo che veda il CSR capofila strategico.

Prossimi appuntamenti?

Nel settembre 2016 è previsto, ma non ancora deciso, che avrà luogo a Lugo la storica Rassegna economica biennale delle aziende del comprensorio e non solo. Nel 2014 abbiamo partecipato come ACI con un apposito stand. Potrebbe essere una occasione per la partecipazione del CSR. Come CIALS vorremmo cogliere l’occasione per ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna per la generosa attenzione che riserva da sempre alla nostra cooperativa.


Comments are closed.