La Pieve: a Bagnacavallo Fabio Bassi nominato assessore
Deleghe su Ambiente, Attività produttive, Scuola e formazione, Associazionismo
Tra i cinque assessori della nuova Giunta del Comune di Bagnacavallo, guidato dal neoeletto sindaco Matteo Giacomoni, c’è anche Fabio Bassi della cooperativa La Pieve, che ha ricevuto le deleghe su Ambiente, Attività produttive, Scuola e formazione, Associazionismo. Nella nota pubblicata dal Comune, si legge che Bassi “si è diplomato assistente di comunità infantile all’Istituto Stoppa di Lugo, nel 1996 ha conseguito il titolo di Educatore Professionale presso A.U.S.L. di Ravenna – Regione Emilia Romagna. Dal 1996 al 2000 è stato educatore professionale nell’ambito del recupero di persone tossicodipendenti presso Comunità Sasso Montegianni poi dal 2000 al 2011 responsabile di struttura a Villa Gamberini di Bagnacavallo. Dal 2011 è coordinatore di cooperativa presso le coop. sociali Il Mulino e La Pieve per l’inclusione socio-lavorativa di persone svantaggiate. È alla sua prima esperienza politica”.
Fabio Bassi, dal mondo della cooperazione al mondo della politica: come è arrivata questa nomina?
Non era nei miei piani ed è stata una sorpresa anche per me. Il sindaco voleva dare un segno di apertura ad un’area moderata che rappresentasse anche il mondo della cooperazione bagnacavallese. Una domenica mi ha contattato e mi ha proposto di diventare assessore, spiegandomi le sue motivazioni. Ci siamo chiariti su alcuni aspetti, mi ha espresso le sue necessità e io le mie: cioè che non avrei, ad esempio, lasciato la mia cooperativa, specialmente dopo la recente fusione (tra Il Mulino e La Pieve, ndr). Nei giorni seguenti ne ho parlato in famiglia, con mia moglie e i miei figli; e in cooperativa col Presidente, il CdA e buona parte dei colleghi: non volevo che fosse una scelta ‘di Fabio Bassi’, ma che fosse il più possibile condivisa. E poi ho detto sì.
Che cosa ti ha spinto per il ‘sì’, al di là dell’appoggio della famiglia e della cooperativa?
In primis ritengo sia un’occasione per mettersi al servizio della cittadinanza del paese in cui vivo; poi per dare il contributo che posso, attraverso le mie esperienze e ciò che posso imparare nel tempo. Non coltivo particolari ambizioni politiche se non quella di provare ad essere più protagonista, con spirito di servizio, alla vita della città.
Come è andato questo primo mese?
Ogni giorno c’è una cosa nuova: sono alla scoperta di una realtà che sto iniziando a conoscere. La politica, attraverso questo mio nuovo incarico, mi sta coinvolgendo molto: partecipo alle riunioni di Giunta e agli incontri istituzionali, faccio sopralluoghi nelle realtà nelle quali sono coinvolto, poi fin dalle prime settimane, ho istituito un pomeriggio settimanale di apertura al pubblico, momento di ascolto, per raccogliere eventuali problematiche dei cittadini e confronto con essi su tematiche di mia competenza.
Come ti dividi tra politica e cooperativa?
Mi sono dimesso dal cda della Pieve ma sono socio della cooperativa, per non avere conflitti d’interesse. Seguo ancora la parte di coordinamento dell’area della Bassa Romagna ma dovrò necessariamente ridimensionare il mio ruolo per questioni di tempo. Questo potrà essere un’occasione di crescita per i miei colleghi. E ne approfitto per ringraziare la mia famiglia e tutti i cooperatori: in questi giorni mi sono stati davvero vicini e mi hanno sostenuto in questa nuova esperienza.
Le cooperative si fondano sui valori dell’autosufficienza, dell’auto-responsabilità, della democrazia, dell’eguaglianza, dell’equità e della solidarietà. Come si combinano i valori della cooperazione sociale con il tuo impegno in politica?
I valori della cooperazione sociale fanno parte di me e quindi imperniano il mio agire. Sono valori legati alla solidarietà, l’uguaglianza, la condivisione e la responsabilità che nel tempo hanno rafforzato il mio dna nell’affrontare determinate tematiche. È questo che cercherò di portare, il mio know how, oltre all’esperienza del mio modo di essere cittadino, cioè partecipando alla vita della comunità. In questo impegno come assessore, inoltre, penso che la mia crescita possa anche essere quella della cooperazione sociale del territorio, nella comprensione della macchina amministrativa che a volte non si svela in modo sempre leggibile, per via della complessità che le è propria.
25 / 30 luglio 2024