La Formica. Università e cooperazione sociale: contaminazione e rinnovamento
di Emiliano Violante
La Formica nelle aule del Campus di Rimini, per una lezione sulla cooperazione sociale. Uno scambio di esperienze da cui nascono collaborazioni e tirocini formativi. Quello con l’università è un rapporto fatto di contaminazioni che La Formica, aderente al CSR, continua a scambiare in maniera efficace già da diversi anni. Un rapporto proficuo, in cui si intrecciano relazioni, esperienze, idee e dove possono nascere nuove collaborazioni, che rendono più forte sia il mondo cooperativo che quello universitario.
[…] Sono già diversi gli studenti che hanno preso La Formica come caso di studio, in alcuni casi, portandola anche come discussione per una tesi di Laurea. È proprio in questa direzione che s’inserisce il proficuo parallelismo fra il mondo accademico universitario e la cooperazione sociale riminese, una direzione confermata anche da questa nuova collaborazione, richiesta dal Campus di Rimini dell’Università di Bologna a Pietro Borghini, chiamato in aula il 2 maggio 2019, per raccontare agli studenti del corso di laurea magistrale in ‘Progettazione gestione dell’intervento educativo nel disagio sociale’, le funzioni e l’organizzazione imprenditoriale di una cooperativa sociale.
Borghini era stato invitato dalla professoressa Greta Mazzetti, docente del corso di laurea in ‘Psicologia del lavoro e delle organizzazioni’, insieme al professor Bruno Riccio del corso di ‘Antropologia dei processi migratori’, per introdurre agli studenti il tema attualissimo e trasversale che, nell’ambito dell’economia del no-profit, affronta gli aspetti organizzativi delle imprese e la struttura gestionale di una cooperativa sociale. La formazione di un’impresa cooperativa, la struttura dirigenziale, la formazione degli organi di governo, la selezione e l’assunzione del personale, la macchina organizzativa dei servizi, ma anche la difficile gestione del personale legata agli aspetti sociali. Sono stati questi gli argomenti affrontati in aula, con professionalità ed esperienza, dal Presidente de ‘La Formica’, che ha saputo catturare l’attenzione degli studenti presenti, trasformando una lezione didattica in un partecipato momento di confronto.
“Non si è trattata di una lezione ordinaria – precisa Pietro Borghini – ma di qualcosa che riguarda anche il futuro dei ragazzi. Ho visto un grande interesse da parte loro nei confronti di un settore che, nonostante la crisi di questi anni, ha continuato a crescere, dimostrando di essere un esempio di sana e genuina imprenditorialità, con il suo fatturato che, in Emilia-Romagna supera i due miliardi di euro e con i suoi servizi, rivolti prevalentemente alle fasce più deboli. Questi dati – conclude il Presidente – presentati a Bologna nel Rapporto 2018, riportano una situazione che, anche a Rimini, disegna un quadro molto importante, a cui gli studenti è naturale che guardino con grande interesse”.
Sono infatti 95 le Cooperative Sociali a Rimini che hanno un totale di 3.200 addetti per un fatturato di quasi 170 milioni di euro. Un settore di cui si interessa naturalmente tutto il modo accademico, tenuto d’occhio anche da tanti studenti, come un possibile e concreto sbocco lavorativo. Com’è accaduto anche a Giulia, giovane laureata in scienze ambientali, che per inserirsi nel mondo del lavoro, ha trovato nella cooperativa La Formica, la possibilità di fare un tirocinio formativo. Un’occasione nata proprio attraverso il portale dei tirocini di Unibo, nel quale la giovane laureata ha inserito la propria candidatura, riuscendo ad ottenere un colloquio con i dirigenti de ‘La Formica’ che l’hanno selezionata per uno stage di sei mesi. […]
Una crescita capace di dire qualcosa anche sugli aspetti organizzativi e gestionali delle imprese profit, di cui abbiamo voluto parlato con la professoressa Greta Mazzetti. Come è avvenuto il contatto con Borghini per il coinvolgimento in questo progetto ed in quale percorso formativo è stato inserito ?
Il corso di laurea magistrale in ‘Progettazione gestione dell’intervento educativo nel disagio sociale’ intende mantenere questo dialogo con il territorio, quindi favorire da parte dei ragazzi esperienze in contesti concreti sia una volta usciti come laureati che durante il percorso di studi. È stato proprio questo dialogo, con un ente del territorio particolarmente dedito alle attività al centro del percorso di carriera di questi ragazzi, che ci è sembrato importante, da portare avanti con un testimone diretto, che da tanti anni affronta queste tematiche. […]
Che tipo di interesse avete riscontrato tra i ragazzi sia in riferimento agli elementi teorici affrontati in aula che rispetto al caso di studio concreto rappresentato?
Sicuramente molto attenti. Parte di loro opera già in contesti della cooperazione sociale, anche se in territori diversi e con utenze diversificate. In un certo senso hanno avuto modo di allinearsi, ed arrivare ad avere una base comune di conoscenza tra chi già vive in termini di esperienza lavorativa e chi ancora non lo fa, rispetto a quelli che sono poi i meccanismi delle cooperative sociali. […]
19 giugno 2019