La Formica. Quando la formazione professionale si ispira al senso pratico

E’ un quadro formativo denso e articolato quello che si è avviato già da qualche mese in cooperativa e che ha tenuto occupati con diversi corsi di aggiornamento, oltre 50 lavoratori per un totale di oltre 900 ore di formazione, suddivise fra aula ed esercitazioni pratiche. Sono numeri importanti che fanno capire quanto la formazione rappresenti per La Formica un’importante politica di sviluppo aziendale, e costituisca uno26 strumento strategico di valorizzazione e sviluppo delle risorse umane.

I corsi sono progettati con un grande senso pratico ispirato alla situazione concreta e all’esperienza di chi opera all’interno del servizio. In questa maniera vengono definiti anche gli obiettivi della formazione che comunque presuppongono in ogni variante lo sviluppo delle risorse umane attraverso la promozione delle conoscenze e delle abilità degli operatori, l’acquisizione di competenze tecnico professionali, relazionali e gestionali, che garantiscano il miglioramento continuo del servizi erogati.

La formazione in questo senso risponde a precisi requisiti ed esigenze specifiche che, ogni anno, vengono sintetizzate nel piano di formazione, il documento ufficiale previsto anche dal sistema di gestione della qualità. Non si tratta di un documento statico, perché le necessità possono essere mutevoli nel tempo e il piano formativo annuale si caratterizza come strumento agile ed “aperto” a nuove necessità che dovessero emergere.

Dopo il corso di aggiornamento fatto a dicembre 2016 a circa 50 lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in tre moduli specifici di 3 ore ciascuno, il programma previsto dal piano di formazione è proseguito in marzo con due esperienze formative: il ‘posizionamento della segnaletica stradale’ e il corso di ‘guida sicura’, proseguito poi nel mese di maggio 2017 con l’aggiornamento del primo soccorso per circa 26 lavoratori. Il corso per il posizionamento della segnaletica su cantieri mobili stradali ai sensi del DI 04/03/2013, ha tenuto impegnati solo 6 lavoratori per 12 ore ciascuno, in quanto altri 6 erano già stati istruiti con le stesse modalità nel mese di settembre.

Ben più impegnativa ed articolata, è stata invece l’esperienza formativa della ‘Guida Sicura’ che ha coinvolto circa 50 operatori per 12 ore ciascuno. Il corso, che si è svolto a marzo 2017 in tre moduli identici di formazione in aula, ha avuto come momento fondamentale l’esperienza pratica della guida affiancata, che ha visto impegnati i lavoratori in una pratica sul mezzo con l’istruttore per le stesse strade che ciascuno di loro percorre ogni giorno. L’istruttore di guida, Agostino Tamagnini, ha potuto verificare, per ciascuno dei partecipanti l’effettiva attitudine personale alla guida, intervenendo singolarmente, per ciascun lavoratore, sugli errori e le abitudini non corrette, suggerendo gli atteggiamenti e le modalità pratiche per una guida più sicura in qualsiasi condizione e situazione. Nel test finale previsto dal corso i lavoratori hanno potuto misurare le proprie capacità e le competenze acquisite durante le ore di formazione.

Un evento formativo ben riuscito con un approccio sia operativo che psicologico che ha consentito di raggiungere diversi obiettivi importanti: aumentare la consapevolezza della presenza dei rischi sulla strada, stimolando una corretta percezione dei pericoli; aumentare la conoscenza del funzionamento percettivo ed emotivo delle reazioni del corpo a fronte delle variazioni determinate dall’assunzione di sostanze, dalla stanchezza o dalla distrazione; consolidamento della conoscenza delle norme del codice della strada, dei segnali e del proprio mezzo; responsabilizzare il lavoratore rispetto alle procedure obbligatorie per la sicurezza ed aumentare quindi la sua consapevolezza e la sua capacità di individuare il pericolo e ridurre il rischio.

“Mi sono trovato davanti – precisa Agostino Tamagnini – una classe attenta e già molto preparata dal punto di vista della conoscenza delle regole previste dal codice della strada. Anche le abitudini alla guida della gran parte dei lavoratori denotano una particolare esperienza e un’attenzione alla sicurezza. E’ necessario però non dare mai niente per scontato e non calare mai l’attenzione su questi aspetti. L’aggiornamento formativo in questo senso è davvero indispensabile. Possiamo creare le strade più sicure auto sempre più sofisticate dal lato della sicurezza attiva e passiva, ma se non partiamo dall’uomo, dalla consapevolezza di un rapporto giusto con se stesso, con gli altri, con la strada e con i veicoli che usa, ogni tentativo, se pur necessario può rivelarsi inutile”.

Il rischio stradale sul lavoro è un problema complesso che richiede un serio atteggiamento da parte delle aziende che operano sulla strada. L’aggiornamento e la formazione degli autisti è uno specifico ed oneroso obbligo per il datore di lavoro ma è anche una grande opportunità di conoscenza e crescita per i dipendenti. Un lavoratore informato che conosce bene le regole, l’ambiente in cui lavora, gli automezzi che usa, sa quali possono essere i rischi presenti e quindi sa anche come fare bene il proprio lavoro, tutelando al contempo la propria sicurezza e quella degli altri.

26 aprile 2017


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