La Formica 1996-2021: 25 anni di cooperazione sociale
Un modello imprenditoriale riminese ispirato ai principi di sostenibilità economica, sociale e ambientale
di Emiliano Violante
Lunedi 1 marzo 2021 La Formica ha compiuto 25 anni di vita. Un quarto di secolo in cui, la Cooperativa Sociale fortemente legata alla città di Rimini – dov’è nata – ha svolto diverse tipologie di servizi (prevalentemente legati all’ambiente) finalizzati all’inserimento lavorativo di persone appartenenti alle categorie più fragili. Quando si parla di cooperazione sociale nel territorio Riminese, non si può non fare riferimento anche a La Formica, aderente al CSR Consorzio Sociale Romagnolo, sua espressione solida e solidale che da 25 anni opera per favorire l’inclusione sociale delle persone più fragili della comunità.
La storia. Era il giorno 1 marzo del 1996 quando nove giovani, conosciutisi durante l’esperienza di servizio svolto presso la Caritas della Diocesi di Rimini, si presentarono davanti ad un notaio per mettere nero su bianco la loro idea di solidarietà sociale. Per questo fu costituita una cooperativa sociale di tipo B che nel primo anno di vita inserì al lavoro 2 persone svantaggiate nel servizio di raccolta carta e cartone nel centro storico di Rimini. Da allora sono passati 25 anni e quell’idea oltre a prendere forma è cresciuta, ha messo radici fino a diventare un’importante certezza del mondo non profit per la città romagnola. Gli occupati ad oggi sono 131, di cui 41 persone con svantaggi certificati e 20 con fragilità sociali. Nel 1998 fu acquistato il primo mezzo di proprietà per la raccolta degli indumenti usati ed oggi il parco mezzo aziendale ne conta 70 di cui 10 elettrici ed alimentati con carburante a basso impatto ambientale.
Un quarto di secolo in cui sono state inserite tantissime persone nel mondo del lavoro, provenienti da percorsi difficili quali tossicodipendenza, alcol, detenzione, disabilità, immigrazione a cui si aggiungono forme di inclusione sociale per giovani, over 50 e per minoranze etniche. Esperienze di sofferenza che hanno trovato nella cooperativa la leva del riscatto: la seconda possibilità. Per ognuno di loro una storia, un racconto di vita e un lavoro. Risultati raggiunti anche grazie a una stretta rete fatta con gli enti pubblici quali UEPE, Ser.T e Comuni.
I servizi. I servizi di Igiene Ambientale, ossia raccolta rifiuti e spazzamento stradale, sono i più rilevanti della cooperativa, i primi ad essere stati avviati ed ampliati. A questi si sono successivamente aggiunti i servizi cimiteriali, i servizi di segnaletica e manutenzione della sede stradale, la gestione della segnaletica per manifestazioni e mercati, il servizio di affissione di manifesti pubblicitari e funebri e servizi di pulizie. Tutti i servizi sono certificati secondo le norme UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001 e UNI ISO 45001. In questi anni, un importante punto di riferimento e di confronto sono stati anche i Consorzi provinciali, regionali e nazionali entro i quali la cooperativa ha trovato partner per lo sviluppo imprenditoriale e sociale. Relazioni che hanno ha permesso di ottenere nuovi lavori e occasioni di scambi reciproci e di confronto su temi comuni.
La parola al presidente. “Questi 25 anni di attività sul territorio di Rimini – precisa il presidente Pietro Borghini – sono una storia ricca di eventi e di cambiamenti, di sfide e di relazioni intessute con la società civile, con le amministrazioni e con le associazioni profit e non profit. E’ stato un cammino spesso faticoso, non sempre pieno di successi, che ancora oggi continua grazie all’impegno paziente e tenace di tutti.
Sono due i bilanci che in questi anni la cooperativa ha cercato di chiudere sempre in attivo: quello economico e quello sociale. Due anime di una stessa realtà, l’impresa e il sociale, che devono procedere sempre in parallelo fra di loro, ma che non è scontato siano sempre in sintonia. Oltre ad una grande efficienza gestionale che ha consentito a La Formica autonomia economica e margini da dedicare agli investimenti, in questi 25 anni si è chiuso in attivo anche il bilancio sociale. Sono i lavoratori e i soci, e il loro senso di responsabilità, che hanno fatto e fanno grande questa cooperativa e a loro va il mio ringraziamento più sentito per il traguardo raggiunto insieme. È con lo stesso coraggio che abbiamo avuto nel 1996 che vogliamo portare avanti la nostra cooperativa per continuare a rispondere ai bisogni del territorio e in questo momento difficile per tutti noi dovuto all’emergenza sanitaria vogliamo in particolare sostenere con un gesto di solidarietà le attività della Caritas da dove tutto è iniziato.”
2 marzo 2021