Il ricordo di Gilberto Vittori e Arianna Marchi
Ci hanno lasciato nel giro di poche settimane di distanza l’uno dall’altra, ad inizio di primavera. Arianna Marchi, presidente della cooperativa Zerocento, verso la fine di aprile, al termine di una rapida ma inesorabile malattia. Gilberto Vittori, già presidente e vicepresidente del CSR, oltre che fondatore, a metà maggio, al termine di due anni di battaglia. Due vuoti difficili da colmare, per un ricordo all’insegna dell’amicizia, oltre che professionale, indelebile.
ARIANNA MARCHI
Arianna Marchi era stata l’ultima intervistata, in ordine di tempo, dei membri del Cda del Consorzio sociale romagnolo, ospite delle pagine della nostra newsletter. In chiusura alla email, nella quale ci inviava le sue risposte, aveva aggiunto che sperava “di aver risposto alle nostre aspettative e di essere stata esaustiva”. Era il diciotto marzo 2021. Arianna Marchi, presidente della cooperativa Zerocento e membro del Cda del CSR, ci ha lasciato il ricordo della sua energia, della generosa combattività che metteva nel lavoro, e dell’allegria che la contraddistingueva. E che restano a ricordo di una persona infaticabile e appassionata. Nel testo dell’intervista – che in forma integrale si può leggere a questo link – sottolineava il suo desiderio di prendere parte al futuro del Consorzio, dando anche il suo contributo. Eccone alcuni estratti: “Spero di riuscire a dare un contributo ulteriore al confronto sui vari temi che necessariamente il Cda [del CSR, ndr] è chiamato ad affrontare, grazie all’esperienza maturata sia nel settore di inserimento lavorativo, sia nella gestione di una cooperativa”. “Immagino il CSR come un treno fatto di tanti vagoni, ognuno con le sue caratteristiche e con i suoi passeggeri: in questo modo tutti possiamo fare una strada che diversamente non avremmo fatto”.
GILBERTO VITTORI
Gilberto Vittori, presidente del CSR dal 2014 al 2020, ci ha lasciati invece a metà maggio, dopo due anni di battaglia portata avanti con coraggio e dignità. Era arrivato a Rimini dalla natia Ravenna per giocare a baseball, ma ha incontrato la cooperazione sociale: un colpo di fulmine, un legame per la vita. Muove i primi passi in Cooperativa Cento Fiori dentro la quale darà vita alla Cooperativa Ecoservizi L’Olmo, di cui sarà presidente per diversi anni, sino a quando si fonderà con la cooperativa Nel Blu, dando vita a Coop134, tra le più note sul territorio dell’Area Vasta per i servizi legati all’igiene ambientale e alla cura del verde.
In questi anni assume anche ruoli importanti all’interno della cooperazione sociale: promotore con Ecoservizi L’Olmo, Cento Fiori, New Horizon e La Formica del CVP-Consorzio di Via Portogallo, una ‘casa comune’ che ospita gli uffici delle quattro cooperative e che nasce nel 2010 in via Portogallo 2; vicepresidente prima e poi, per altri sei anni, presidente del CSR-Consorzio Sociale Romagnolo, che aveva contribuito a fondare nel 1996.
Sotto la sua guida il CSR ha vissuto stagioni indimenticabili di cambiamenti importanti: la stesura di un regolamento interno per la gestione degli appalti; l’allargamento del Consorzio all’Area Vasta della Romagna con il conseguente raddoppio della compagine associativa che oggi arriva a sfiorare le 50 cooperative da Ravenna a Rimini, da Forlì a Cesena; la creazione di un efficiente ufficio gare, decisivo per tutte le cooperative associate, per affrontare un mercato del lavoro sempre più complesso che ha richiesto competenze sempre maggiori.
Tutti traguardi di cui andava fiero e di cui dava il merito al Consorzio intero, avendo sempre vissuto la sua partecipazione all’attività del CSR senza protagonismo, ma con spirito di collaborazione. Un ‘direttore d’orchestra’, capace di guidare con discrezione e con coraggio, con forza quando occorreva, facendo sentire tutti importanti, tutti necessari.
“Oggi ho perso, prima di tutto, un amico – raccontava Carlo Urbinati, presidente del CSR – un compagno di lavoro, una guida. Abbiamo trascorso una vita assieme, venti anni, ed eravamo molto legati, anche oltre il lavoro. Ci univa la passione per il mare. Non c’è stato un momento, nella mia esperienza dentro la cooperazione sociale, in cui io non ricordi la sua presenza, la sua fermezza. Ci mancherà tantissimo”.
20 giugno 2021