Elezioni Comunali 2022. Il Consorzio Sociale Romagnolo ha incontrato i candidati a sindaco di Coriano Cristian Paolucci e Gianluca Ugolini e di Riccione Daniela Angelini e Stefano Caldari
Promuovere i valori della cooperazione sociale, l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, e continuare a dialogare con la pubblica amministrazione, quella presente e quella che verrà. Sono stati questi gli argomenti al centro degli incontri con alcuni dei candidati a sindaco del Comune di Coriano – Cristian Paolucci e Gianluca Ugolini – e del Comune di Riccione – Daniela Angelini e Stefano Caldari – organizzati ad inizio giugno dal CSR Consorzio Sociale Romagnolo, una realtà di Area Vasta che associa circa cinquanta cooperative sociali di inserimento lavorativo per oltre 4000 dipendenti – con una media del 40% appartenenti a categorie svantaggiate – e un fatturato complessivo che ha superato nel 2021 i 30 milioni di Euro.
L’iniziativa elettorale del CSR si poneva diversi obiettivi: non “solo” sensibilizzare sul tema dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, ma anche chiedere ai candidati di impegnarsi nella propria attività politica, indipendentemente dall’esito del voto, per promuovere il dialogo con il Terzo Settore in un’ottica di partenariato pubblico/privato sulla base di tre concrete possibilità: la coprogrammazione e coprogettazione, per una partnership tra ente pubblico e Terzo Settore; le gare ex art. 112 Codice Appalti (D.Lgs. n. 50/2016) con quota di riserva per chi integra soggetti svantaggiati; gli affidamenti diretti ex Legge 381/91.
Due i candidati a sindaco del Comune di Coriano incontrati dal CSR lunedì 6 giugno, Cristian Paolucci e Gianluca Ugolini; altrettanti i candidati a sindaco del Comune di Riccione incontrati invece giovedì 9 giugno, Daniela Angelini e Stefano Caldari. Per il CSR hanno dialogato con i candidati Carlo Urbinati, presidente; Alfio Fiori, vicepresidente; Matteo Guaraldi, Coordinatore di Direzione.
GLI INCONTRI CON I CANDIDATI DI CORIANO
“È stato un dialogo franco, positivo e propositivo – sottolineano Carlo Urbinati e Alfio Fiori, presidente e vicepresidente del CSR – perché abbiamo riscontrato, da parte dei candidati, attenzione alle tematiche del lavoro e, in particolare, a quelle dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Abbiamo sostenuto un ruolo dell’ente pubblico che non si limiti a rapporti di fornitura/erogazione di servizi, ma che si faccia promotore di un vero e proprio partenariato tra pubblico e privato. E questo attraverso iniziative concrete, come la redazione di un ‘regolamento comunale’ e un Ordine del Giorno, da porre all’attenzione del prossimo Consiglio comunale, che impegni l’azione del Comune nel favorire l’inserimento lavorativo.”
Accompagnato da Nadia Rossi, Consigliere Regionale, Gianluca Paolucci ha garantito ‘attenzione massima’ alle tematiche proposte dal CSR, riconoscendogli l’importante ruolo di interlocuzione svolto in questi anni e affermando la necessità di agire in sinergia per favorire gli inserimenti lavorativi. Tra le varie idee emerse durante il dialogo con il candidato, la possibilità di stilare un regolamento comunale che, nel concreto, trasformi queste intenzioni in azioni; e la proposta di un Ordine del Giorno nel nuovo Consiglio Comunale che impegni la nuova amministrazione ad attivare politiche concrete per favorire gli inserimenti lavorativi di persone svantaggiate.
Gianluca Ugolini, assieme alla Sindaca Domenica Spinelli e all’Assessora Beatrice Boschetti, ha ricordato i risultati raggiunti dall’odierna amministrazione comunale a livello di inserimenti lavorativi e il fatto di ‘non aver lasciato indietro nessuno, avendo dato attenzione al singolo’. Progetto Comune si è detto poi disponibile a valutare la possibilità di realizzare entro i primi 100 giorni un regolamento comunale che favorisca l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, proprio nell’ottica di ‘dare risposte concrete a chi ha bisogno’.
GLI INCONTRI CON I CANDIDATI DI RICCIONE
“Sono stati incontri positivi e densi di contenuti – raccontano Carlo Urbinati e Alfio Fiori, presidente e vicepresidente del CSR – perché ci hanno permesso di raccontare in modo diretto ai candidati l’importante impatto, sociale ed economico, che la cooperazione sociale impegnata nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate ha sul territorio. Le fragilità, infatti, ‘non hanno colori’ e il miglioramento della qualità della vita delle persone, attraverso gli inserimenti, è un tema trasversale a tutti gli schieramenti: gli strumenti normativi per promuovere il lavoro ci sono, sta alla politica poi impegnarsi per attuarli”.
“Mi appartiene culturalmente l’attenzione al sociale – ha sottolineato Daniela Angelini durante l’incontro – e ho messo la persona al centro del mio impegno impegno politico. La coprogettazione e la coprogrammazione sono modalità importanti, anche per ripartire dalle piccole cose e risolvere davvero i problemi del nostro territorio”.
“L’attuale amministrazione si è già mossa sulla linea della coprogettazione per trovare soluzioni condivise ai problemi del territorio – ha raccontato Stefano Caldari, accompagnato da Laura Galli e Roberto Cesarini – e siamo convinti che l’inserimento lavorativo, in collaborazione con il terzo settore, sia una modalità importante per recuperare le persone fragili. Sussidiarietà è una parola chiave e il fine è sempre il bene della persona”.
TRE PASSI VERSO IL PARTENARIATO PUBBLICO/PRIVATO
Sono tre gli strumenti che, nel panorama legislativo, il CSR ritiene tra i più interessanti in quest’ottica di partenariato:
1) La coprogrammazione e la coprogettazione consistono nello svolgere “un’istruttoria pubblica allo scopo di identificare il soggetto del Terzo Settore che si possa qualificare come partner dell’Ente Pubblico”. È uno strumento che ha come oggetto la “definizione progettuale di iniziative, interventi e attività complesse condivise dall’ente pubblico” e che comporta la partnership tra amministrazioni e soggetti del Terzo Settore. La coprogettazione costituisce un istituto teso a valorizzare l’esperienza e la vocazione degli enti del Terzo Settore nella progettazione e realizzazione degli interventi, nell’ambito di una procedura comunque caratterizzata da principi di trasparenza, pubblicità e non discriminazione.
In sintesi, si può pertanto affermare che la coprogettazione e il coprogrammazione costituiscono:
• una modalità di affidamento e gestione della realizzazione di iniziative e interventi sociali;
• un metodo per costruire politiche pubbliche coinvolgendo risorse e punti di vista diversi;
• una forma di partnership costruita per sviluppare esperienze innovative da membri di organizzazioni diverse.
2) Il Decreto Legislativo n. 50/2016 prevede la possibilità per la Pubblica Amministrazione di riservare la partecipazione a procedure di gara a favore di determinate tipologie di operatori economici, in particolare quelli che impiegano soggetti appartenenti a categorie socialmente svantaggiate (ex art. 112, comma 2 D.Lgs. n. 50/2016). L’art. 112, comma 1 D.Lgs. n. 50/2016, regola un regime particolare che fornisce alla Pubblica Amministrazione la possibilità di riservare il diritto di partecipazione alle procedure di appalto, e di concessione, a favore di laboratori protetti, operatori economici o cooperative sociali e loro consorzi che abbiano quale finalità principale l’integrazione sociale e professionale di soggetti disabili o svantaggiati oppure la riserva di esecuzione nel contesto di programmi di lavoro protetti quando almeno il 30% dei lavoratori sia composto da persone con disabilità o in condizione di svantaggio.
3) La legge n. 381/1991, con lo scopo di creare opportunità lavorative per le persone svantaggiate, consente alle Pubbliche Amministrazioni di riservare l’affidamento di appalti pubblici diretti a cooperative sociali di Tipo B, in deroga alla normativa generale sugli appalti pubblici, purché ricorrano determinate condizioni.
11 giugno 2022