CSR, Valutazione d’Impatto Sociale: a che punto siamo. Raccolti i dati, si conclude con il 2023 la fase 1.0

Con la fine dell’anno si chiude un altro step del progetto di Valutazione dell’Impatto Sociale – VIS promosso dal CSR in collaborazione con l’Università di Bologna. Un impegno pluriennale, inaugurato nella primavera del 2022, per misurare i risultati e l’impatto generato dalle cooperative associate al Consorzio sui beneficiari diretti e indiretti delle loro attività. E, in senso più ampio, per misurare i cambiamenti generati sui territori di riferimento dal CSR, grazie alle relazioni esistenti tra le associate.

“Un progetto importante per il mondo della cooperazione sociale – sottolineano dal CSR – che vuole dimostrare l’impatto del nostro operato sul territorio e come, attraverso il lavoro, anche le persone fragili, possano migliorare sensibilmente le proprie condizioni di vita e di realizzazione personale.”

Aggiornamenti protocollo base 1.0

Oggi, con la fine del 2023, si chiude la fase di raccolta dei dati del 2022, secondo il protocollo ‘base’ 1.0 (a giugno 2024 si completerà invece la raccolta dei dati sul 2023 seguendo un protocollo maggiormente evoluto 2.0; e così a giugno 2025 quelli sul 2024, con protocollo 3.0). Questa fase di analisi avrà un primo momento di rendicontazione il prossimo 2 febbraio 2024, giorno dell’Assemblea dei soci del CSR.

Con il team di consulenti dell’Università di Bologna che stanno curando la ricerca, Sabrina Gigli, Giorgia Bonaga e Chiara Monduzzi, approfondiamo il quadro della situazione.

“Il protocollo di misurazione è stato suddiviso in 3 categorie (dette anche cluster o gruppi di significato) che contengono al loro interno le 10 dimensioni di valore (cioè gli scenari entro cui le attività delle associate realizzano la trasformazione o il cambiamento ipotizzato) identificate e definite con le associate del CSR durante i workshop, momenti nei quali le cooperative del Consorzio sono state attive e proattive” – sottolinea Chiara Monduzzi.

Tre le categorie di dati raccolti per l’anno 2022

La prima è la dimensione economico-finanziaria, di tipo rendicontativo, per capire il valore economico generato sul territorio – spiega Giorgia Bonaga; – la seconda esplora la dimensione di performance sociale e ambientale, con l’intento di quantificare la performance dell’organizzazione rispetto ai temi di governance, resilienza lavorativa e sostenibilità ambientale. L’ultima categoria è il ‘core’ dell’indagine: abbiamo cercato di capire qual è l’impatto generato dalle attività delle cooperative associate al CSR sui beneficiari diretti e indiretti, cioè sui lavorati con svantaggio, e sui clienti, committenti, partner e stakeholder.”

Per questo primo anno di raccolta dati le docenti e ricercatrici dell’Università di Bologna impegnate sul progetto hanno cercato di valorizzare ove possibile i sistemi di raccolta dati interni delle cooperative, utilizzando strumenti intermedi come file Excel, questionari online e l’estrapolazione di alcuni dati direttamente dai Bilanci Sociali.

Ora ci occuperemo della migrazione dei dati nel protocollo e della loro successiva analisi. Inoltre, la selezione secondo metodi statistici del campione di stakeholder (clienti o beneficiari) a cui somministrare i questionari permetterà alle cooperative con volumi operativi importanti di non aggravarsi di troppo lavoro. La sostenibilità del processo di raccolta e misurazione dei dati sta proprio in questo: viene garantita grazie all’approccio incrementale e migliorativo del protocollo (da 1.0 a 3.0): la complessità aumenterà negli anni, andando di pari passo con la capacità e l’esperienza delle associate nel raccogliere i dati” – evidenzia Sabrina Gigli.

Capacity building all’interno delle cooperative

Oltre alla costruzione della VIS il progetto avrà come ‘effetto collaterale’ positivo quello di avviare un percorso di capacity building all’interno delle cooperative, ovvero un percorso di miglioramento del sistema di raccolta dei dati.

19 dicembre 2023


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