CSR: costruiamo insieme il futuro del Consorzio
di Gilberto Vittori, Presidente CSR
Il mondo della cooperazione sociale si interroga di fronte alla ‘rivoluzione’ che sta portando grandi cambiamenti nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. La quasi scomparsa della modalità dell’affidamento diretto di servizi alla cooperazione sociale ha sancito come l’unica strada per poter continuare ad operare con la PA sia quella della partecipazione alle gare, situazione resa più complessa dalla non frequente applicazione di clausole sociali negli appalti pubblici. Si sottolinea inoltre come, sulle gare, ancora sia attuale il tema del massimo ribasso che, se non esplicito, è spesso insito nelle modalità espletazione delle gare stesse. Una nuova realtà, già consolidata in questi ultimi dodici mesi, che ha messo di fronte la cooperazione sociale ad un cambiamento di prospettiva importante: adeguarsi alle nuove regole del mercato, promuovendo una trasformazione delle cooperative sociali in ‘imprese sociali’, capaci di confrontarsi sul mercato al pari di quelle profit. Con una sfida in più: restare ancorate alla propria vocazione sociale, attraverso l’inserimento nel mondo del lavoro di persone e categorie svantaggiate.
Anche il Consorzio Sociale Romagnolo si interroga da tempo su questi temi e lo scorso 22 gennaio 2016 se ne è parlato all’interno della prima assemblea dell’anno, che ha visto la nutrita presenza delle nuove cooperative dell’Area Vasta della Romagna che hanno fatto il loro ingresso nella compagine associativa del CSR negli ultimi 12-24 mesi. Durante l’assemblea, presso la sede della cooperativa socia Il Solco di Savignano, si è fatto il punto sulla situazione del Consorzio. Rispetto agli appalti, è stato messo in luce il rapporto privilegiato con HERA, che da sola vale il 55% del fatturato (con un approfondimento sugli esiti delle ultime gare a cui il CSR ha partecipato, non tutte a buon fine); a seguire la Azienda USL Romagna (12%); i clienti privati (12%), soprattutto grazie allo strumento delle convenzioni ex Legge Regionale n.17; e gli enti pubblici in genere con le loro aziende collegate (21%). È stata data notizia, oltre al consolidamento del bilancio 2015, anche dell’assegnazione di un premio regionale dedicato ad un progetto di comunicazione promosso dal CSR e che vedrà la luce in questo 2016, e di cui parleremo più avanti.
Il tema forte, che è emerso dall’assemblea, riguarda l’identità del CSR e la modalità operativa. In un momento di grande cambiamento, il Consorzio è obbligato a ripensare se stesso, a rivedere il proprio regolamento interno, la propria organizzazione. Per confermare la strada intrapresa oppure per cambiare radicalmente: non ultima, per la necessità di promuovere un coordinamento interno tra i soci funzionale alla partecipazione alla gare, per un presente che è fatto di competitività e non di affidamento, come sottolineato in apertura, con la difficoltà ulteriore di posizionarsi su un mercato estremamente complesso.
Il CSR si sente quindi chiamato a cambiare di abito: è terminato il periodo storico che ha visto la cooperazione sociale partner privilegiata della Pubblica Amministrazione in un’ottica di Welfare. Servono allora delle linee guida, attraverso le quali trovare la strada per costruire la nuova identità e la nuova operatività del Consorzio. Un cammino che il CSR farà necessariamente e doverosamente assieme a tutti i propri associati. Abbiamo quindi strutturato un percorso intitolato ‘Il futuro del CSR’ al quale tutte le cooperative del Consorzio sono invitate a partecipare, per costruire assieme il nostro futuro. Il primo appuntamento ha avuto luogo lo scorso 23 febbraio 2016, con una buona partecipazione, presso la sede del Consorzio di Via Portogallo a Rimini; il prossimo si terrà martedì 15 marzo alle ore 15.00 presso la Cooperativa Il Mandorlo di Cesena. Auspichiamo che, a fronte della delicatezza del momento ‘storico’ e dell’importanza di questo cammino intrapreso, la partecipazione possa essere sempre più numerosa e proficua. L’idea è di concludere questo iter entro l’inizio dell’estate, con la produzione di un documento condiviso sul quale il CSR del futuro, con una vision e una struttura rinnovata, muoverà i propri passi.