Cristian Tamagnini confermato presidente in Cento Fiori

Si rinnova il Cda: Calcagnini e Cicchetti lasciano il posto a Zloteck e Monti, “ravvivando lo spirito della cooperativa di ricambio e continuità”. Gabriella Maggioli confermata vicepresidente. Alla fine del mandato triennale Tamagnini registra «una tendenza positiva sotto tutti i punti di vista: fatturato aumentato del 20%, aumentati soci lavoratori e dipendenti perché obbiettivo è creare “buona” occupazione».

di Enrico Rotelli

Ricambio e continuità: lo spirito che contraddistingue la Cooperativa Sociale Cento Fiori nel suo management è stato rinnovato anche nel nuovo consiglio di amministrazione per il prossimo triennio, che ha poi confermato alla presidenza Cristian Tamagnini e alla vicepresidenza Gabriella Maggioli. Lasciano dopo diversi mandati da consiglieri due veterani, Paola Calcagnini, veterinaria responsabile del settore Canili, e Mirco Cicchetti, da anni al timone della Serra Cento Fiori (ma restano nel cda come invitati permanenti), avvicendati dai due soci Daniela Monti e Donato Zloteck. Completano il cda i consiglieri del mandato precedente Claudia De Carli,, Norma Fabiola Gomez, Alfio Fiori, insieme a Domenico Diotalevi e Silvia Manenti in rappresentanza dei soci sovventori.

«A Paola e Mirco va il nostro ringraziamento – ha detto Cristian Tamagnini – non solo per quanto hanno fatto in questi anni, ma anche per il passaggio di testimone, cioè aver permesso di continuare la tradizione della Cento Fiori che da la possibilità ai soci di cimentarsi con la responsabilità della gestione della nostra impresa sociale. Grazie per aver consentito ancora una volta il ricambio nella continuità».

La conclusione del mandato triennale rappresenta l’occasione per un bilancio. Cristian Tamagnini registra «una tendenza positiva in questi tre anni sotto tutti i punti di vista. Il fatturato è aumentato di circa il 20% e si è consolidato. Abbiamo aumentato anche i soci lavoratori, passati da 31 a 41, così come sono aumentati nel triennio i dipendenti, 15, anche in questo campo parliamo del 20%. Un dato che per me è importantissimo perché non dimentichiamo che uno degli obbiettivi principali della cooperazione in generale e nostro in particolare è creare occupazione, “buona” occupazione».

2 ottobre 2020


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