Chiude in pareggio il Bilancio 2020 della Cento Fiori, che “non si ferma e non si lascia schiacciare dalla pandemia”

di Enrico Rotelli

Il presidente Cristian Tamagnini: “soddisfazioni dalla tenuta della nostra Mission sociale, dall’incremento dei posti di lavoro e da nuove attività”

“La Cento Fiori non si ferma e non si lascia schiacciare dalla pandemia. Guardiamo con speranza al futuro perché il nostro punto di forza è l’agire collettivo, il nostro essere comunità, perché come dice Lin Yutang, scrittore cinese candidato al Nobel per la letteratura, ‘La speranza è come una strada nei campi: non c’è mai stata una strada, ma quando molte persone vi camminano, la strada prende forma‘”. Riassume così Cristian Tamagnini i bilanci sociale ed economico 2020 della Cooperativa Sociale Cento Fiori, aderente al CSR, all’annuale assemblea dei soci che si è tenuta nella sua propaggine riccionese, l’oasi verde del lago Arcobaleno.

Le ombre del Covid si sono riflesse sulle attività dell’azienda cooperativa, diminuendo del 10% circa il fatturato, ma soci e dipendenti hanno tenuto ben salda la barra della gestione, chiudendo il bilancio 2020 in sostanziale pareggio. Del mancato fatturato più della metà è dovuto al blocco degli ingressi per lockdown o per pre-quarantene nelle strutture terapeutiche: Comunità terapeutica, Centri Osservazione e diagnosi, gruppi appartamento.

“Hanno tenuto i settori lavorativi di tipo B – ha detto Tamagnini – come la Serra, i canili, la Scuderia, che nonostante il CoVid hanno ridotto sensibilmente le perdite degli anni scorsi. Mentre le chiusure di alcune aziende che riforniamo hanno fatto accusare il colpo al Centro Stampa”. Per quanto riguarda il settore dei Migranti, mentre da una parte si registra un calo fisiologico delle accoglienze, “otteniamo alcuni importanti successi come l’assegnazione del bando SAI Valmarecchia (ex-Sprar) e la vittoria del bando Becomer insieme a OpenGroup”.

Tamagnini ha sottolineato come le soddisfazioni sono giunte “dalla tenuta su parti fondamentali della nostra Mission sociale, dal fatto di aver mantenuto e talvolta incrementato i posti di lavoro – 80 dipendenti ad oggi e 6 collaboratori – e dall’aver implementato nuove attività”. Tra queste, il varo del parco Rimini Avventura il 16 giugno scorso, l’ampliamento dei posti accreditati nelle strutture terapeutiche di Vallecchio, l’avvio del gruppo appartamento con presenza educatore H6 e un laboratorio protetto per persone con disabilità al Centro Diurno.

Il 2021, ha detto Tamagnini, si presenta migliore del 2020, e sarà denso di appuntamenti importanti per la cooperativa. “Quest’anno chiudiamo il mutuo per la sede centrale, abbiamo acquistato la sede di Argenta, stiamo rafforzando i settori Qualità, Sicurezza e Comunicazione, con uffici e funzioni dedicate, abbiamo nominato la figura del Direttore Sanitario, secondo direttiva regionale, nelle persone di Monica Ciavatta e Gabriella Maggioli, che ringrazio per la disponibilità. Ma soprattutto investiamo sui lavoratori, la nostra più grande risorsa: riconosciamo il ruolo degli educatori assegnando il livello D2 agli educatori con titolo e l’indennità di funzione agli educatori senza titolo”.

In chiusura Tamagnini ha ricordato che nel 2021 ricorre il 40esimo anniversario della fondazione della Cento Fiori, annunciando una serie di eventi celebrativi nella metà di settembre, sia di tipo ludico rivolti alla città, sia di tipo scientifico: “un convegno sui giovani e le dipendenze dove presenteremo anche il nostro modello operativo”.

28 luglio 2021


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