Cento Fiori: taglio del nastro per il vivaio ‘InVaso’
RIMINI. Dalle ceneri dell’ex vivaio Fabbri nasce ‘InVaso‘, serra e vivaio all’interno del Parco XXV Aprile che saranno gestiti dalla Cooperativa Cento Fiori di Rimini. Il taglio del nastro è avvenuto lo scorso sabato 26 novembre alla presenza del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e del Presidente del CSR – Consorzio Sociale Romagnolo, Gilberto Vittori. L’area abbandonata all’interno dell’invaso del Marecchia è stata quindi trasformata e rifiorisce come “giardino di città”, uno spazio verde per la produzione e la vendita di piante ornamentali, fiori ed essenze. In abbinamento all’attività florovivaistica saranno proposte iniziative culturali e didattiche, realizzati spazi gioco e nuovi servizi. Nel progetto di riqualificazione un tassello importante è l’inserimento lavorativo di persone “svantaggiate” e diversamente abili. Il filo conduttore dell’intervento è la creazione di un parco attivo, vissuto, condiviso e che sia di propulsione delle tematiche legate al paesaggio, al verde ornamentale, al collezionismo botanico. Un volano per rilanciare una cultura del paesaggio anche all’interno della città. Il garden di città non solo offre la possibilità di acquistare piante e servizi, ma anche di osservare piante e fiori inusuali e rari, imparare tecniche di coltivazione di piante per allestimenti in interni ed esterni, confrontare e valutare varietà autoctone ed alloctone, osservare esempi di composizioni per finalità didattiche o ludiche, ma soprattutto ambientali.
L’importante progetto di recupero è stato realizzato dal Comune di Rimini attraverso il CSR – Consorzio Sociale Romagnolo, individuato in seguito a istruttoria pubblica nell’ambito del progetto “Garden di città”, in collaborazione con le cooperative sociali di tipo B, Cento Fiori e Punto Verde. La convenzione della durata di 19 anni prevede che i gestori si occupino della manutenzione ordinaria e straordinaria del complesso immobiliare. Il Comune di Rimini manterrà la titolarità dell’area, senza oneri economici.
Il progetto ha previsto lavori di ridefinizione dell’intera zona all’interno del parco Marecchia e il recupero degli immobili esistenti attraverso opere di riqualificazione, in modo da garantire il più possibile un basso impatto ambientale e l’inserimento nel contesto circostante. Sono stati individuati spazi esterni per l’esposizione di essenze della nostra area climatica e riqualificato uno spazio adibito a serra riscaldata per la vendita e l’esposizione di piante da interno. Un’area chiusa è utilizzata come deposito correlata alla vendita di piante, vasi e attrezzi. I lavori hanno previsto anche la sistemazione degli accessi carrabili di via Galliano e via Padre Savino Tosi, e quello ciclopedonale dal parco XXV Aprile. All’interno del vivaio una zona è stata adibita a parcheggio per gli utenti dell’area.
“Il progetto nasce anche dal desiderio della Cooperativa Cento Fiori di avere un proprio spazio per riaprire una serra, dopo la chiusura di quella in via Toni che per tanti anni avevamo gestito – racconta Monica Ciavatta, Presidente Cento Fiori – ma avrà un respiro più ampio. Sono tante le attività che vi troveranno spazio: nei primi mesi del 2017 apriremo infatti anche il parco avventura con i percorsi sospesi e sarà terminato il nuovo vivaio nella parte all’aperto e il roseto, che sarà pronto a fiorire a primavera”.
Nei prossimi mesi sarà realizzato un giardino didattico con essenze autoctone e alloctone, dotato di uno spazio di progettazione, un’aula assembleare è a disposizione per uso didattico per ospitare corsi dedicati all’hobby del verde, visite guidate per scuole di ogni ordine e grado, corsi di formazione pratici per formare addetti nel settore del vivaismo e della manutenzione del verde secondo criteri di tutela paesaggistica. Un obiettivo del progetto è la riproduzione di essenze autoctone, rare e in via di estinzione, al fine di valorizzarle e conservarle nel proprio ambiente, e reintrodurre le specie scomparse. Per le varietà del territorio in via di estinzione è stata ricavata un’area adibita alla moltiplicazione delle specie. Completerà l’intero progetto l’inaugurazione prevista a primavera il percorso avventura, con una serie di percorsi sospesi.
“Il progetto riporta al centro un pezzo di città – ha detto il sindaco di Rimini Andrea Gnassi in occasione del taglio del nastro -, sarà un luogo per le scuole e le famiglie. L’ex vivaio Fabbri a causa della burocrazia era andato in disuso, e a causa della burocrazia ha tardato anche la riqualificazione, tanto che a un certo punto sembrava impossibile arrivare al traguardo. Ma non abbiamo mollato e ce l’abbiamo fatta. In città ci sono altri contesti nei quali fare esplodere progetti per farli diventare luoghi della socialità”