Il lavoro non è solo sostentamento, ma il punto da cui ripartire per ritrovare dignità e appartenenza. Per molte persone del territorio riminese la cooperativa La Formica, associata al CSR – Consorzio Sociale Romagnolo, ha rappresentato proprio questo: una possibilità concreta di rinascita. Quattro storie — Luca, Andrea, Sabrina R. e Gennj — lo raccontano con semplicità e forza. La versione integrale è disponibile su Newsrimini.it.
Luca lavora in cooperativa dal 2020. Dopo aver perso entrambi i genitori, ha dovuto ricostruire la propria quotidianità. Oggi vive alla Caritas e alterna il lavoro alla Formica al servizio in portineria e in cucina. Il lavoro, racconta, gli ha restituito stabilità e senso di comunità: “mi ha permesso di rimettermi in piedi e sentirmi utile, a me stesso e agli altri”.
Andrea, 60 anni, ex imprenditore toscano nel settore funebre, dopo la perdita della moglie e un lungo periodo di disoccupazione, ha trovato nella Formica una possibilità reale di riscatto: “Non mi hanno chiesto l’età, ma chi ero e cosa sapevo fare”. Oggi è impiegato nei servizi cimiteriali, il lavoro che conosce e ama.
Sabrina R., donna con disabilità, ha iniziato nel magazzino del riuso e oggi lavora nel settore delle pulizie. Il suo percorso, segnato da cambiamenti e difficoltà, è diventato un esempio di autonomia e fiducia: “Per me qui è casa”. Il lavoro, per lei, è soprattutto un luogo di riconoscimento e relazione.
Gennj è entrata in cooperativa nel 2013 dopo un incidente che aveva interrotto la sua carriera nel settore ambientale. Con costanza ha ripreso a lavorare, anche di notte, fino a diventare nel 2022 responsabile del settore operativo, dopo aver affrontato e superato una grave malattia. La sua storia è una testimonianza di forza e fiducia reciproca.
Quattro percorsi diversi, un filo comune: la possibilità, attraverso il lavoro, di tornare a sentirsi parte di una comunità.
2 ottobre 2025