Di Fabrizio Marcheselli
Oltre il giardino si trova un parco seminato di libri, cultura, confronti aperti, solidarietà, salute mentale e riabilitazione al bello. È il parco del centro diurno La Meridiana di Cesena, dove anche nell’estate 2025 si è svolta la rassegna letteraria “Oltre il Giardino” con quattro serate di dialogo tra scrittrici e scrittori di fama nazionale, psicoterapeuti, esperti vari e un pubblico molto reattivo.
Promossa dal Dipartimento Salute mentale e Dipendenze patologiche Forlì-Cesena di Ausl Romagna, grazie all’intraprendenza del responsabile de La Meridiana Gianluca Farfaneti, con la partnership della cooperativa sociale Il Mandorlo rappresentata dalla presidente Luana Grilli e il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Comune di Cesena e quartiere Cervese Sud, la rassegna è terminata il 15 luglio con Tea Ranno e il suo libro “Avevo un fuoco dentro”, edito da Mondadori, un memoir in forma di romanzo per accendere i riflettori su una grave malattia cronica, l’endometriosi, di cui si parla poco nonostante colpisca 3 milioni di donne in Italia.

Da sinistra: Tea Ranno, Annalisa Frassineti e Laura Letizia (15 luglio 2025)
La scrittrice siculo-romana è stata stimolata dagli interventi di Laura Letizia, psicoterapeuta del SerDp di Forlì, e Annalisa Frassineti, presidente di Ape, Associazione progetto endometriosi. “Sono qui – ha precisato Ranno – per dare un messaggio di attenzione, prevenzione, cura e speranza alle donne affette da questa malattia. Quando negli anni ’70 ho avuto da adolescente le prime mestruazioni, ho cominciato a stare male e perdere tanto sangue, ma nessuno mi capiva e credeva. Pensavano che fossi pazza o impaziente o debole. Prima di una diagnosi corretta sono trascorsi diversi anni e ho rischiato la vita. Con questo libro mi sono esposta, affinché nessuna donna arrivi al mio stesso punto nella malattia. Adesso in menopausa sto benissimo”.

Da sinistra: Laura Grilli, Paola Ceccarelli, Nicola Del Duce e Gianluca Farfaneti (4 luglio 2025)-7-2025
Andando a ritroso, il 4 luglio La Meridiana ha ospitato il libro “Nel palazzo bianco” (Solferino editore) e il suo autore, il romano Nicola Del Duce, portavoce del ministro della Salute Roberto Speranza dal settembre 2019 al 22 ottobre 2022, quindi nel terribile triennio del Covid-19, tra l’ultimo anno e mezzo del Governo Conte e tutto il Governo Draghi. “Era un virus sconosciuto – ha confessato Del Duce, sollecitato da Paola Ceccarelli, direttrice del Distretto sanitario Cesena Valle del Savio – e non avevamo un manuale di istruzioni. La Cina era reticente e noi potevamo comunicare solo quello che era stato certificato. Al numero 1500 arrivavano 300 mila telefonate al giorno. Non riuscivamo a stare appresso alle conoscenze scientifiche, che evolvevano ogni settimana”.

Il pubblico per Piero Dorfles (1 luglio 2025)
L’1 luglio Piero Dorfles, triestino di nascita, milanese di adozione e romano per i 22 anni su Rai 3 col programma “Per un pugno di libri”, ha raccontato il suo volume “Amblimblè – Rime e riti dei giochi di strada” (Manni editori), interagendo con Elisabetta Ciracò, psicoterapeuta dell’età evolutiva e dell’adolescenza e presidente dell’aps La Scacchiera di Onnon. “Ho sempre avuto passione per le conte – ha spiegato Dorfles – che erano diverse in giro per l’Italia, da Amblimblè alla più famosa Ambarabaciccicoccò. Sono parole senza un senso inventate dai bambini. Ho voluto mettere in luce che esiste una loro autonomia di pensiero e sarebbe un problema perderla. La fisicità è fondamentale e nei giochi di strada si può esprimere. Creare il gioco, organizzarlo, discuterne le regole, serve a imparare la responsabilità, la democrazia, il pensiero critico. Un adulto consapevole si costruisce da bambino”.

Da sinistra, Luana Grilli, Lidia Agostini, Giulia Lombezzi e Gianluca Farfaneti (25 giugno 2025)
A inaugurare “Oltre il Giardino” il 25 giugno era stato un incontro introdotto da Camillo Acerbi, assessore alla Cultura del Comune di Cesena, e animato dalle osservazioni di Lidia Agostini, psicoterapeuta di Ausl Romagna. Protagonista la scrittrice milanese Giulia Lombezzi con il romanzo “L’estate che ho ucciso mio nonno”, edito da Bollati Boringhieri, e l’immaginaria sedicenne Alice, “un po’ una bulletta che ha un rapporto ondivago col suo corpo e vuole dire la verità. Si fodera di cibo per costruirsi un airbag interno, un’armatura di grassi e carboidrati. Alice è la versione coraggiosa di me. Secondo Walter Siti, un personaggio letterario è lo stuntman dello scrittore. Ero interessata ad analizzare come e perché all’interno di una famiglia ordinaria nascano presupposti omicidi”. Un libro sulla (e per la) adolescenza, come la mission de La Meridiana, che si occupa delle dipendenze patologiche abbracciando giovani dai 14 ai 25 anni.
21 luglio 2025

Piero Dorfles, Gianluca Farfaneti e Elisabetta Ciracò (1 luglio 2025)