Non è stata una vacanza. Anche se la destinazione era la Croazia, anche se il mare era quello dell’Adriatico d’inizio estate, e anche se le foto raccontano sorrisi e tramonti. La crociera terapeutica della Cooperativa Sociale Cento Fiori è una vera e propria esperienza di cura, di relazione e di cambiamento. E’ il Progetto Ulisse: cinque utenti del Centro Osservazione e Diagnosi di Vallecchio sono salpati a metà giugno insieme a quattro operatori, per una settimana intensa in mare aperto.
Il cuore del Progetto Ulisse è la relazione, l’incontro con sé e con l’altro
“Si può dire tranquillamente che la crociera è un gruppo terapeutico lungo una settimana,” spiega Michele Maurizio D’Alessio, psicoterapeuta e, da quest’anno, uno dei due nuovi capitani della spedizione. “I ragazzi si confrontano in modo forte e si rivelano, a se stessi e agli altri. Le avventure marine diventano un diversivo, ma il lavoro terapeutico è profondo, reale.” Il cuore del progetto è, infatti, la relazione, l’incontro quotidiano con sé e con l’altro, la gestione delle paure e dei limiti. “Poche esperienze come la convivenza in una barca, la condivisione di spazi ristretti, il misurarsi con la natura mutevole del mare portano a incontrare se stessi,” ricorda Werther Mussoni nel suo consueto saluto prima della partenza.
L’equipaggio impegnato nella crociera terapeutica Cento Fiori
Insieme a D’Alessio, a guidare la traversata c’era Lorenzo Rizzo, responsabile del personale di Cento Fiori, alla sua prima esperienza da comandante. Entrambi hanno ottenuto l’abilitazione per navigare oltre le 12 miglia, necessaria per la rotta verso la Croazia. A passare simbolicamente il testimone, Werther Mussoni e Andrea Ambrosani, che per anni hanno condotto le crociere terapeutiche. “Essere affiancato da Lorenzo in questa navigazione mi ha permesso di concentrarmi ancora di più sui ragazzi,” dice D’Alessio. “Quando ci sono due capitani, le responsabilità si alleggeriscono, e il lavoro educativo può essere ancora più efficace.” Gabriella Maggioli, psicoterapeuta e vicepresidente della cooperativa, ha partecipato con un doppio ruolo: supervisione terapeutica e gestione della cucina di bordo. Ha completato l’equipaggio Chiara Gentili, educatrice di lunga esperienza, figura di riferimento per questo tipo di intervento educativo che oggi si definisce “outdoor education”.
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23 giugno 2025