Trasporto scolastico. La Romagnola sempre sulle strade per gli alunni di Verucchio
Quanto è importante e delicato il trasporto scolastico? Moltissimo e lo riscopriamo proprio in questo periodo storico difficile, nel quale i collegamenti scuola-casa sono decisivi per il diffondersi del contagio: distanziamenti, mascherine, numeri contingentati, per viaggiare in sicurezza (oltre all’impegno dei facilitatori, vedi articolo presente in questa newsletter).
Ma sono strategici anche per quelle realtà, come i piccoli Comuni, che non possono contare sul trasporto pubblico o assumere personale dedicato e attivano un servizio specifico di trasporto casa-scuola. Come accade nel comune di Verucchio dove anche quest’anno la Cooperativa Sociale La Romagnola, aderente al CSR-Consorzio Sociale Romagnolo, si è resa disponibile per trasportare tutti i giorni gli alunni da Villa Verucchio al centro scolastico che si trova a Verucchio.
“Trasportiamo una quarantina di studenti e utilizziamo due linee, una con un mezzo nostro – racconta Valter Bianchi, presidente de La Romagnola – e una con un mezzo messo a disposizione dal Comune”.
Il lavoro si svolge dalle 7.15 alle 8.30 e dalle 12.30 alle 14.30, con rientri pomeridiani. “Abbiamo deciso di investire, anche in un’ottica di continuità del servizio, lavorando al limite dell’economicità – sottolinea Bianchi – anche a causa dell’attenzione che dobbiamo mettere nella sanificazione e nella pulizia dei mezzi; ma lo facciamo volentieri”.
Oltre al trasporto scolastico, La Romagnola accompagna anche dializzati verso gli ospedali, disabili nei centri di lavoro protetto, disabili al lavoro e minori e a fare terapie. Il servizio però ha visto un calo dell’utenza, conseguente alla pandemia e alla paura del contagio. “Seguiamo protocolli rigidissimi per garantire il massimo della sicurezza ai nostri passeggeri, ma in molti hanno preferito restare in casa. È un momento difficile: per esempio durante il lockdown noi potevamo girare per le strade, ma erano chiusi i centri, per cui abbiamo subito un calo nel lavoro”.
Oltre a queste difficoltà legate al momento storico che ciascuno sta vivendo, si aggiungono due considerazioni: “La concorrenza sleale delle associazioni che, per poco prezzo e senza professionalità tentano di inserirsi sul mercato – cosa che ci spinge a firmare contratti ai limiti dell’economicità, come già detto prima; e una certa sottostima da parte della PA, che non ci apprezza per quanto effettivamente valiamo: veniamo considerati fornitori a basso costo. Ma da noi non esiste il ‘falso’ volontario che percepisce un rimborso spese.
Tutti i nostri dipendenti sono in regola, fanno corsi di aggiornamento, sono preparati per ogni evenienza rispetto alla tipologia degli utenti che trasportiamo”. Tra le note positive, invece, l’ormai consolidata partnership con Banca Malatestiana, che da diversi anni, riconoscendo i meriti della cooperativa e la sua utilità sociale, ne finanzia l’attività ottenendo in cambio notevole visibilità sui 28 automezzi e trasporti socio-sanitari gratuiti per i propri 6000 soci.
29 ottobre 2020