‘Romagnolo’ di nome e di fatto: il CSR si apre all’Area Vasta con l’ingresso di 8 nuove cooperative

Nomen omen. Il Consorzio Sociale Romagnolo, nell’ultima assemblea, accogliendo all’unanimità all’interno della compagine associativa 9 nuove cooperative, di cui 8 della provincia di Ravenna, si è aperto definitivamente all’Area Vasta della Romagna. Quello che era, nelle previsioni della dirigenza del CSR, un naturale sbocco della propria attività lavorativa, a fronte anche dei cambiamenti strutturali che hanno interessato negli ultimi tempi sia Hera che Usl, è diventato realtà con l’ingresso di queste nuove cooperative: San Vitale (Ravenna); Comil (Marradi), La Pieve (Ravenna), Progetto Ambiente (Fiorenzuola), CEFF Servizi (Faenza), Primabi (Faenza), Il Pino (Alfonsine), CIALS (Lugo).

Il progetto unitario del CSR di ampliamento dei propri confini territoriali – confini che, grazie a diversi appalti, era comunque già stato varcato – è stato accompagnato e sostenuto nella sua realizzazione anche dalle centrali cooperative, LegaCoop e ConfCooperative.

“Oggi il Consorzio – afferma Gilberto Vittori, Presidente CSR – con l’ingresso di nuove cooperative, e con la precisa intenzione di spingersi con ancor maggior determinazione in Area Vasta Romagna, si propone con più forza come un soggetto rappresentativo della cooperazione sociale a livello sub regionale, e non più solo provinciale. Le prospettive sono importanti e guardiamo con fiducia a tutte quelle sinergie che, con questo nuovo slancio, potremo attivare”.

Il CSR, assieme alle cooperative sociali di tipo B, ha iniziato infatti a confrontarsi con un mercato del lavoro in continuo cambiamento, non solo nella tipologia degli appalti, ma anche in termini di ‘territorio’. La cooperazione sociale, storicamente, nasce sul territorio per dare risposte al territorio che l’ha espressa: risposte utili alla realizzazione di un welfare sociale, un’economia capace di accogliere lo svantaggio di una persona, trasformandolo in un “vantaggio sociale” per la collettività. Oggi la logica e la realtà dell’Area Vasta Romagna impone alla cooperazione sociale delle domande importanti, a cui occorrerà rispondere. Cosa significa andare oltre il proprio ambito territoriale? Certamente trovare più commesse lavorative, ampliare fatturati e clienti; significa presentarsi in maniera sempre più professionale, forti di tutti i sacrifici e gli sforzi che la cooperazione sociale ha fatto negli ultimi anni per poter rispondere positivamente a bandi, gare, appalti sempre più qualificanti e complessi.

Come Consorzio Sociale Romagnolo ci stiamo naturalmente interrogando rispetto a questo scenario in mutazione e agli interrogativi che esso pone: iniziative come quella di alcune associazioni (LegaCoop, divenuta LegaCoop Romagna in un’ottica di Area Vasta) e la stessa Azienda USL riorganizzata in ambito di Area Vasta, ci sembrano indicare un orientamento piuttosto chiaro. Con la massima serietà e serenità anche il CSR si è quindi già mosso in ottica di Area Vasta con l’intento di rappresentare, in questo nuovo “ambito territoriale”, un punto di riferimento della cooperazione sociale di inserimento lavorativo. Nei fatti si è costituito quindi lo scorso autunno un Gruppo tecnico composto da rappresentanti delle cooperative delle 3 province che ha avuto come obiettivo quello di portare all’assemblea delle cooperative una proposta operativa al fine di fare del Consorzio Sociale Romagnolo il soggetto rappresentante della cooperazione sociale in ambito di Area Vasta (ossia i territori di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini).

L’adesione di queste nuove cooperative al CSR è quindi il frutto degli incontri e degli intenti messi in campo da questo gruppo di lavoro nato tra le cooperative sociali di tipo B delle tre province romagnole (Ravenna, Forli-Cesena e Rimini), all’interno del quale è stato individuato un percorso che ha portato il CSR, recentemente, ad essere il Consorzio Unitario di riferimento dei tre territori.

Gilberto Vittori, Presidente del Consorzio Sociale Romagnolo

Gilberto Vittori, Presidente del Consorzio Sociale Romagnolo


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