Prima seduta per il nuovo Cda de La Formica

di Emiliano Violante

Il ricambio dei lavoratori nell’organo di governo della cooperativa porta nuova linfa e voglia di fare

Lo scorso maggio 2017 l’assemblea dei soci de La Formica ha eletto il nuovo Consiglio d’Amministrazione che per i prossimi tre anni governerà la cooperativa. Ci sono state delle conferme importanti ma anche nuovi ingressi, cioè nuovi lavoratori che hanno rigenerato l’organo che detterà le linee guida per i prossimi anni.

Sono stati confermati Pietro Borghini con la carica di Presidente, Mirca Renzetti con la carica di Vicepresidente, Ermes Battistini, Claudio Mancuso, Sabrina Marchetti, Ceban Octavian e Vincenzo Salemme. I nuovi componenti sono Hyseni Astrit socio lavoratore e Francesco Gatta lavoratore e socio in prova che sta completando il suo percorso per essere ammesso come socio della cooperativa. I due componenti del CdA che sono usciti sono invece Marco Rege ed Enrico Volponi. Altra importante novità è stata l’ingresso in CdA di Carlo Urbinati presidente della Coop. Soc. New Horizon. Il nuovo gruppo di amministratori si è già riunito in prima seduta all’inizio del mese di giugno, dando inizio alla loro nuova esperienza di governo.

Anche l’ingresso nel CdA de La Formica di Carlo Urbinati, presidente della Coop. Soc. New Horizon, ha contribuito a rigenerare e rinvigorire l’organo decisionale della cooperativa. Una new entry davvero fondamentale che, considerata l’esperienza e i valori condivisi, farà sicuramente bene a tutti.

“A parte la personale amicizia che ho con Pietro ed Ermes, con cui condivido da anni l’esperienza di cooperazione – precisa Carlo Urbinati – possiamo dire che le nostre cooperative hanno fatto in questi anni un importante percorso di vicinanza. L’esperienza del Consorzio Via Portogallo, l’esperienza del Consorzio Sociale Romagnolo, l’appartenenza a Confcooperative, ci hanno indubbiamente avvicinato molto in termini di progetti, idee e affinità. Si può dire che non eravamo poi così distanti prima. Oggi con questa nomina, alla luce di scommesse future, abbiamo deciso in maniera reciproca di fare un passo l’uno dentro la cooperativa dell’altro per condividere ancora di più la vita di ciascuna delle nostre realtà sociali e capire se si possono fare nuovi percorsi insieme in un medio lungo periodo. Provare ad affrontare le nuove sfide della cooperazione sociale – conclude il presidente della New Horizon – che in un contesto che sta cambiando ci propone nuovi scenari di lavoro che non conosciamo ancora bene”.

Leggo l’articolo integrale su www.laformica.rimini.it


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