Metis apre Casa Ferrari per anziani autosufficienti

Da sempre Metis, cooperativa associata al CSR, si impegna nell’ascolto attivo del territorio e dei suoi bisogni: rispetto a qualche anno fa, le esigenze sociali e quelle sanitarie si evolvono sempre più in fretta e per questo, ora più che mai, la risposta delle cooperative deve essere accogliente, puntuale, inserita all’interno di una progettualità fluida, ricca di strumenti e risorse attraverso cui fornire soluzioni efficaci.

L’innovazione si esprime nella cooperativa con la capacità di saper rispondere a bisogni nuovi in maniera creativa, perché “le solite risposte” – spiega Simona De Martino, responsabile delle risorse umane – non sono più sufficienti. Nei quasi due anni di pandemia, diverse regioni in Italia hanno condotto interventi innovativi in ambito residenziale cercando soprattutto di favorire la differenziazione dell’offerta attraverso l’attivazione, accanto ai servizi tradizionali, di tipologie di strutture a più bassa intensità assistenziale.

Casa Ferrari, nel centro storico di Rimini, si inserisce un questa categoria e si configura come un forte esempio di innovazione sul territorio e un importante intervento sociale a favore di quella categoria di anziani di cui fanno parte persone ancora in grado di svolgere le attività quotidiane di base (come alzarsi, lavarsi, vestirsi, muoversi) ma che per vari motivi non hanno la possibilità di invecchiare in compagnia. L’obbiettivo è far si che gli ospiti non si sentano in una casa di riposo ma in un luogo dove continuare la loro vita e coltivare relazioni all’interno di una cornice sicura dove poter sviluppare le proprie autonomie residue.

Il progetto prevede una struttura con sette posti letto: una piccola realtà che permetterà agli operatori di avere sempre lo sguardo al singolo e di realizzare progetti individualizzati, cuciti su ognuno di loro e sulle loro personali esigenze così da riuscire a coltivare al meglio le risorse individuali e poterle in seguito mettere in gioco all’interno del gruppo. In quest’ottica si inserisce anche la scelta della posizione: vivere in centro città significa per gli ospiti potersi muovere con facilità, trovare velocemente ogni tipo di servizio, nonché continuare a coltivare abitudini, hobby e relazioni con l’esterno.

In struttura saranno presenti almeno quattro operatori che aiuteranno gli ospiti per tutte quelle attività in cui possono sentirsi meno autonomi: commissioni, pulizie, preparazione pasti e manutenzione della casa, senza perdere di vista il progetto su ognuno di loro.
16 giugno 2021


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