Luca Santi nuovo membro del Cda del CSR: “Mettiamo al primo posto il valore della persona e della territorialità”

A settembre festeggia il decimo anno in Cils Cesena di cui è diventato vice presidente nel 2022 mentre lo scorso maggio è stato eletto membro del Cda del CSR. Luca Santi, sposato con Teresa e padre di Sebastiano, appassionato di orologeria da polso e di libri gialli, arriva a toccare il mondo della cooperazione sociale grazie ad una parabola che lo porta, dagli anni della formazione universitaria bolognese, prima a Roma poi a Londra e quindi a Cesena.

“Mi sono laureato in Scienze Motorie: presto però ho capito che non era la mia strada, ma devo comunque ringraziare questo percorso universitario perché è dentro di esso che sono maturato e ho trovato spunti per cercare nuovi orizzonti – racconta Luca Santi. Si iscrive quindi a Management e Marketing all’Università di Bologna, facoltà grazie alla quale ottiene poi una borsa di studio di un anno alla Metropolitan University di Londra dove svolge una tesi sperimentale in inglese dedicata all’impatto economico sulla città delle Olimpiadi del 2012, premiata magna cum laude. Il passo successivo è un master alla Luiss Business School di Roma, in Sales & Marketing.

A Londra però, con un compagno di studi esperto di informatica, decide di fare il primo passo imprenditoriale della sua vita: “Abbiamo dato vita ad una Srl che consisteva in un e-commerce che si chiamava Tipico. Your Italian Eat-Commerce. Esportavamo da Cesena prodotti tipici romagnoli che, grazie a noi, per tre anni hanno circolato a Londra: piada precotta, savor, confetture varie. È stata un’esperienza molto formativa, abbiamo imparato a gestire diverse relazioni imprenditoriali.”

Un’altra porta nel frattempo si stava aprendo: mentre stava concludendo la seconda laurea incontra Valerio Ceccaroni, imprenditore del settore alberghiero, con cui intraprende un percorso di formazione al lavoro: “Per tre anni ho curato la parte commerciale di una società, Azzurra Srl, con la quale organizzavamo eventi sportivi e culturali. Gestivamo inoltre strutture sportive come Coverciano a Firenze e Sportilia. Studiavo e lavoravo: grazie a lui ho fatto un ulteriore upgrade nella gestione delle relazioni con le persone”.

Dieci anni fa, nel 2013, viene chiamato da Cils Cesena, come direttore commerciale per sviluppare il fatturato in particolare quello proveniente dai contratti privati. “All’epoca la Cils fatturava circa 13 milioni di Euro; l’85% derivava dal rapporto con la pubblica amministrazione. Il mio obiettivo era coinvolgere di più i privati. Oggi il fatturato è lo stesso, ma lo realizziamo ‘solo’ per il 30% con contratti con la pubblica amministrazione; il resto grazie a collaborazioni con aziende del territorio cesenate, tra cui Technogym, Amadori, Orogel, Trevisani Soil, solo per citare le maggiori”.

L’anno scorso arriva anche la nomina a vice presidente: “Quando Angela Robbe ha lasciato la cooperativa, il Cda ha deciso di costituire un coordinamento di direzione guidato da me e da Monia Monti. Lei segue la parte amministrativa, io mi occupo dei rapporti con la struttura”.

Oggi Cils Cesena è una consolidata realtà della cooperazione sociale con 435 dipendenti di cui 370 soci: nel 2022 la percentuale di svantaggiati sul totale dei lavoratori era del 42%. Il core business sono i servizi di pulizia industriale e civile, di igiene ambientale (manutenzione del verde, derattizzazione, raccolta dell’indifferenziato), la logistica interna (gestione del magazzino), i servizi lito tipografici e di packaging con il centro litotipografico. Tutto il fatturato nasce sul territorio: “Solo con la litotipografia e il packaging lavoriamo a livello nazionale: produciamo in azienda e spediamo in diverse regioni (Piemonte, Lombardia)”.

L’incontro con il mondo della cooperazione sociale apre a Luca Santi nuovi orizzonti lavorativi: “Le cooperative di inserimento lavorativo danno opportunità di inclusione a persone fragili e vulnerabili. Riuscire a raggiungere questo obiettivo contribuisce al benessere dell’intera comunità e ci aiuta a testimoniare valori etici e solidali, garantendo prospettive importanti a queste persone e alle loro famiglie. È un modo nuovo di vivere il mondo del lavoro, mettendo al primo posto i valori della persona e della sua umanità”.

Nel 2015 Luca Santi incontra il Consorzio Sociale Romagnolo: “La prima impressione è stata positiva. Il CSR mi ha aiutato molto ad entrare nel vivo della mentalità della cooperazione sociale, aiutandomi a comprendere il valore del rispetto tra cooperative associate e della territorialità. Ho compreso, insomma, come funziona questo ‘mondo’ e come deve agire un cooperatore. Penso a Gilberto Vittori, a Carlo Urbinati, a Massimo Semprini: per me sono stati incontri importanti. Oggi sono convinto che il lavoro del CSR sia strategico per le cooperative associate: è sempre presente e collaborativo nella cura delle relazioni commerciali, nelle gare per nuovi lavori. È insomma un punto di riferimento e ha un ruolo fondamentale anche nell’aiutare le cooperative a collaborare tra di loro. È una realtà che favorisce lo sviluppo di tutti gli associati”.

La crescita del fatturato del CSR è un segno, secondo Luca Santi, del buon funzionamento del Consorzio e della validità delle linee guida che ne sostengono l’operato: “Credo che far parte del CSR sottintenda un’ottica di collaborazione tra cooperative, nel rispetto reciproco e della territorialità”. Nel suo nuovo ruolo di Consigliere del CSR, Santi pensa di poter dare il suo contributo a far crescere le attività orientate verso i privati. Intanto il primo bilancio della sua attività è positivo: “Nel primo Cda abbiamo deliberato un contributo di 20mila Euro in favore delle cooperative colpite dall’alluvione dello scorso maggio. Nel secondo Cda invece abbiamo affrontato il tema del nuovo Codice degli appalti”.

Un fiore all’occhiello dell’attività in Cils è stata la recente nascita di WellDone Cils Social Food in Piazza della Libertà a Cesena. Quella che una volta era un’hamburgheria oggi è un ristorante di 800 metri quadrati, che cambia menù ogni quattro mesi ed è aperto tutti i giorni dell’anno, con una formula simile a quella proposta da Starbuck. “Welldone è anche un laboratorio di pasticceria e un bar, frequentato da un pubblico trasversale, tra cui numerosi studenti. Abbiamo 30 dipendenti, di cui 8 svantaggiati. Il bilancio chiuso nel 2022 è stato positivo. Spero di poter organizzare un’assemblea del CSR in WellDone, per presentare a tutti questa attività: mi farebbe molto piacere”.

26 luglio 2023


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