Le nuove cooperative del CSR. CIS Rubicone: più dialogo con il territorio

Le pulizie come attività principale, la difficoltà nell’affrontare le gare, l’adesione al CSR e il rilancio dei valori e della filosofia che la contraddistinguono.

Nata nel 1982, CIS Rubicone è una cooperativa sociale di tipo B di Savignano sul Rubicone che opera nei settori delle Pulizie civili ed industriali, tipografia, servizio affissioni, servizio illuminazione votiva cimiteriale e piccoli lavori di assemblaggio. Dallo scorso 2016 è entrata nella compagine sociale del Consorzio Sociale Romagnolo. In questa intervista, il presidente Paolo Arfelli, in CIS dal 1989 e la vice presidente Simona Della Vittoria, in CIS dal 1990, presentano la cooperativa e raccontano i motivi dell’adesione al CSR.

Paolo Arfelli

Presidente Arfelli, ci presenta la cooperativa?

Da più di 30 anni CIS Rubicone è una realtà consolidata e punto di riferimento sul territorio per chi cerca e trova ‘una mano tesa’, sia come persona, che attraverso il lavoro vuole riprendere in mano la propria vita, sia chi come famiglie o altri stakeholder, hanno necessità o il desiderio di lavorare in modo “socialmente utile”.

Quando nasce?

CIS Rubicone è una cooperativa sociale – cooperativa a responsabilità limitata – costituita ufficialmente il 2 novembre 1982 e ha sede a Savignano sul Rubicone. La sigla ‘CIS’ è l’acronimo di Cooperativa a Inserimento Sociale ed è legata al panorama delle ONLUS.

Come è strutturata la vostra sede?

Al momento la sede è di 600 mq ed è gestita su due piani. A piano terra vi è la litografia e il magazzino e troverà ubicazione la nuova attività di lavanderia con impianto fitodepurazione a riciclo acque. Al piano superiore sono ubicati gli uffici del personale addetto alla gestione aziendale e la capiente sala in cui si svolgono le riunioni dei soci membri della cooperativa e corsi di formazione del personale organizzati dalla stessa o da Enti di Formazione riconosciuti e certificati.

Quanti soci ha la cooperativa?

Al 31 dicembre 2016 i soci della Cis Rubicone erano 60 tra lavoratori, non lavoratori, persone giuridiche, sovventori e volontari. I Soci lavoratori e i dipendenti erano 78 dei quali il 36% svantaggiati.

Dove operate?

Il territorio su cui opera la Cooperativa è quello dell’Unione dei Comune Rubicone e Mare (Savignano sul Rubicone, Cesenatico, Roncofreddo, Borghi, San Mauro Pascoli, Longiano, Gatteo) e nei Comuni di Santarcangelo di Romagna, Poggio Torriana, Rimini e Cesena.

Qual è il settore più importante?

Le pulizie sono il settore trainante che produce il 90% del fatturato. Di questo, l’80% lo realizziamo con privati.

Quali sono i vostri maggiori clienti?

Tra i privati annoveriamo Manutencoop, Romagna Banca, Ivas spa, Calzaturificio Casadei di San Mauro, Studio Piscaglia di San Mauno Pascoli, Dominvest di Rimini e Croce Rossa di Cesena. I nostri clienti pubblici, invece, sono i Comuni di Savignano sul Rubicone e Gambettola.

Come valutate il passaggio dall’affidamento diretto alle gare?

Secondo noi era più ovvia la contrattazione diretta con le amministrazioni pubbliche ma ora tornare indietro non è possibile e per avere lavoro dobbiamo partecipare ai bandi di gara. È l’impegno più oneroso.

Simona Della Vittoria

Vice presidente Della Vittoria, per quale ragione avete deciso di entrare nel CSR?

Altre cooperative di nostra conoscenza, come Ccils di Cesenatico e Il Mandorlo di Cesena erano già nel Consorzio e ci hanno sempre parlato molto positivamente del CSR. Quando siamo stati contattati dal CSR e abbiamo iniziato a dialogare, abbiamo capito che fare questo passo sarebbe stato decisivo per noi. L’adesione al Consorzio Sociale Romagnolo (e a Confcooperative) ed il mantenimento della associazione a Confartigianato Federimpresa Cesena a cui la Cooperativa era già associata, deriva in sostanza dalla condivisione dell’obiettivo di miglioramento e rafforzamento del dialogo e collaborazione della rete tra Imprese, Cooperative, Associazioni di Categoria e Istituzioni del Territorio al fine di migliorare gli interventi in termini occupazionali.

Come valutate il modus operandi del Consorzio?

Il CSR ci ha proposto una modalità di gestione e condivisione del lavoro che consente alle cooperative di uno stesso luogo di poter operare assieme sullo stesso territorio, senza scontrarsi. Penso per esempio al recente appalto della Cesenatico Servizi: il CSR ha vinto la gara e poi ha distribuito il lavoro a noi e alla Ccils.

Cosa rappresenta per voi questo appalto?

Il 10% del nostro fatturato. Era un lavoro che svolgevamo già e che ci tenevamo a mantenere. In termini di immagine, è stata una conferma molto importante.

Come sono i rapporti con la Pubblica Amministrazione, ora che ‘il mondo è cambiato’?

La pubblica amministrazione, in generale, ci ha spiegato che – sebbene rammaricata – doveva seguire delle linee di legge alle quali non era possibile derogare. Ci sono amministrazioni che ‘rischiano’, ma non quelle con cui lavoriamo noi. Quindi i rapporti con loro al momento sono piuttosto impersonali.

La sede della cooperativa Cis Rubicone

La dimensione di una cooperativa è diventata importante per partecipare alle gare. Avete pensato alla fusione come possibilità per il vostro futuro?

Non abbiamo ancora trovato una cooperativa con cui fonderci, ma la cosa non è da sottovalutare ne’ da scartare a priori: ne stiamo parlando.

Che prospettive ha la vostra cooperativa03?

Nel dovere affrontare continuamente un mercato sempre più aggressivo (vedi nuovo codice appalti) bisognerà tenere sempre presenti e alti i valori e la filosofia che nel tempo ci hanno caratterizzato e che hanno creato quel valore aggiunto che dovrà continuare a differenziare la nostra cooperativa. Si dovranno potenziare i nuovi settori individuati puntando sulla formazione del personale e sulla conseguente qualità del servizio reso avendo sempre gli occhi aperti nell’individuazione di nuovi settori lavorativi. Dal punto di vista delle attività sociali si deve tendere ad incrementare le positività di bilancio nel numero dei lavoratori, degli inserimenti lavorativi e dei tirocini che speriamo si possano trasformare in contratti di lavoro (nuove commesse o nuovi settori lavorativi).

Riccardo Belotti, 3 luglio 2017


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