I nuovi volti del Cda del CSR. Stefano Bianchini, Coop134: una vita nei servizi ambientali

Da sempre impegnato nel settore ambientale, Stefano Bianchini, geometra 57enne, da qualche mese è entrato nel Consiglio di Amministrazione del CSR Consorzio Sociale Romagnolo. In questa intervista ci racconta la sua esperienza professionale e la sua vision sul mondo della cooperazione sociale.

Bianchini, da dove inizia la sua carriera nel settore ambientale?

Ho iniziato a lavorare per un Consorzio di Comuni, in provincia di Pesaro-Urbino come responsabile dei servizi di raccolta, di spazzamento nonchè Direttore Tecnico della discarica nella quale conferivano i rifiuti tutti i Comuni del bacino limitrofo. Ho quindi collaborato con diversi Comuni nella pianificazione di servizi ambientali. Ho contribuito alla trasformazione del consorzio in cui prestavo la mia attività in società mista pubblico-privato passando, dopo 18 anni di permanenza, ad una delle principali aziende private in ambito nazionale, nel settore della raccolta dei rifiuti, con sede nel Comune di Monza.

Poi c’è stato il riavvicinamento a casa.

Sì. Nel 2017 ho avuto il piacere di conoscere il Presidente di Coop134, Armando Berlini, che mi ha proposto un ruolo nella Cooperativa che presiedeva. Ho lasciato la Lombardia e dal luglio di quell’anno mi sono riavvicinato a casa. Oggi il mio incarico è quello di responsabile di produzione, ma è il settore dell’Igiene Ambientale quello che mi impegna quasi per intero.

In cosa consiste il suo lavoro?

L’ambito è quello di gestire la pianificazione delle commesse in essere e delle nuove commesse, cercando di definire le forze lavoro, le attrezzature necessarie per l’espletamento dei servizi e fare economie trasversali tra i vari settori della cooperativa.

Oggi Coop134, aderente al CSR-Consorzio Sociale Romagnolo, quanto personale impegna?

Nei periodi estivi arriviamo ad occupare 500 persone. Poniamo sempre molta attenzione alla mission, cioè all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, con una percentuale media del 30% attiva nei nostri servizi.

Qual è l’ambito territoriale nel quale vi muovete?

Oggi gestiamo servizi prevalentemente nella provincia di Rimini, ma da qualche anno stiamo allargando lo sguardo a territori più o meno limitrofi per incrementare attività nelle quali stiamo raggiungendo un buon livello di specializzazione. Il Costante e minuzioso lavoro dell’ufficio commerciale ha centrato giusto qualche giorno fa due importanti appalti in Lazio e Lombardia che ci permetteranno di consolidare le esperienze che stiamo già effettuando in Veneto, nelle Marche e ed anche in Calabria.

Che impressione si è fatto, in questi ultimi anni, del mondo della cooperazione sociale?

Non lo conoscevo direttamente, ma l’ho sempre guardato con attenzione. Posso dire che nella cooperazione sociale una persona somma, oltre alla propria professionalità, anche un rapporto umano importante. Un grande impegno che spesso nasconde sfumature che non tutti i lavori sono in grado di offrire in un mercato sempre più spietato.

C’è una storia particolare, un aneddoto, che l’ha colpita ed è rappresentativo dello stile e della mission della cooperazione sociale?

Una che mi piace mettere in evidenza è quella di un nostro socio campione dello sport, Loris Stecca. Tante volte nelle interviste che rilascia alle testate più prestigiose, di fronte alle domande ‘difficili’ dei giornalisti, risponde che alla Coop134 deve tantissimo, perché gli ha ridato la dignità di poter vivere con il sudore della fronte e la collaborazione dei colleghi. Stecca riconosce in noi, nella cooperazione sociale, la capacità di mettere in atto quell’opera di reinserimento determinante per chi deve recuperare alcuni errori della vita. Ma ci sono tante storie come queste. Persone che oggi grazie alla cooperazione sociale hanno avuto un’altra opportunità. È una delle cose più gratificanti in questo lavoro, una delle prime a riempirti di orgoglio.

Da qualche mese è anche nel Cda del CSR. Conosceva già il Consorzio Sociale Romagnolo?

Conosco il Consorzio da quando lavoro per la Coop134, che è socia del CSR. Adesso essendo diventato consigliere comincio ad entrare nei suoi meccanismi ma ancora mi sento in una fase embrionale, ho tutto da conoscere e imparare.

Questi primi momenti che impressione le hanno fatto?

La percezione iniziale è stata positiva, anche se è un momento nel quale mi sembra di avvertire un particolare fermento, con la pandemia, da un lato, a fare sempre da sfondo e a complicare il quadro, e il rinnovo di importanti appalti dall’altro.

Guardando alla cooperazione sociale nel suo insieme, quali sono le sfide che oggi ha davanti?

Oggi la cooperazione sociale è chiamata ad impegni che non tengono conto della sua stessa natura. Al progetto raramente viene data l’importanza che merita, sono gli aspetti economici che fanno la differenza in un mercato sempre più difficile. Un mercato che spesso sacrifica queste attenzioni senza rendersi conto della ricaduta di un mancato reinserimento lavorativo sia in termini di socialità che di costi sulla collettività.

22 dicembre 2021


Comments are closed.