Fatturato oltre i 17 milioni di Euro, prosegue la riflessione del CSR sul proprio futuro

I dati del bilancio 2015 del Consorzio Sociale Romagnolo

L’assemblea del CSR ha approvato lo scorso maggio il Bilancio di esercizio 2015 che, al 31 dicembre, ha fatto segnare un valore della produzione capace di superare, per la prima volta nella ventennale storia del Consorzio, i 17 milioni di Euro. Un anno positivo nei numeri quindi, ma anche complesso per la rivoluzione che ha sancito la fine dell’affidamento diretto per passare, quasi interamente, alle gare. Un cambiamento al quale il Consorzio Sociale Romagnolo si stava comunque preparando da tempo e che ha permesso di transitare in questo ‘nuovo’ mondo del lavoro con una certa agilità. Complessivamente il sistema ha tenuto in maniera positiva e, allo stesso tempo, proprio da qui è partito un importante lavoro di riflessione da parte dei soci per definire il futuro del Consorzio Sociale Romagnolo. Soci che, nello scorso anno, sono aumentati: sono infatti entrate a far parte del CSR ben tredici nuove cooperative di cui undici operanti sul territorio ravennate, una del territorio cesenate e una del territorio riminese. Questo ha portato la compagine associative del Consorzio a raggiungere le 40 cooperative sociali di tipo B. Leggendo tra le righe il Bilancio 2015, emergono alcuni spunti interessanti di riflessione.

Uno di questi è la ripresa dello sviluppo dello strumento della legge regionale n.17 del 2005, che dà la possibilità alle imprese che devono assumere all’interno della propria forza lavoro del personale diversamente abile di esternalizzare questo obbligo alle cooperative sociali, attraverso una convenzione. Nell’anno appena trascorso sono state cinque le nuove convenzioni, che complessivamente ammontano a trenta. Uno strumento, quindi, che continua a dare i suoi frutti. Si segnalano poi, nel 2015, tra le numerose gare a cui il CSR ha partecipato: la gara Hera per servizi di igiene ambientale; la gara Anthea per Accordo quadro sulla manutenzione del verde per il Comune di Rimini, con aggiudicazione del lotto più importante su Rimini; la gara Area Vasta Ausl per Manutenzione del verde e pulizie aree esterne, dove il CSR si è aggiudicato da solo i lotti di Ravenna e Rimini ed in ATI quello di Forli-Cesena. Infine, nel mese di dicembre 2015, si è svolto l’audit per il mantenimento del certificato di qualità UNI EN ISO 9001:2008 e il certificato di qualità ambientale UNI EN ISO 14001:2004: la visita ha avuto esito positivo e quindi è stato confermato sia il certificato di qualità che il certificato di qualità ambientale.

“Lo diciamo da diversi anni, ma lo ripetiamo ancora a ragion veduta: la cooperazione sociale di tipo B è un modello che tiene – sottolinea Gilberto Vittori, Presidente del Consorzio Sociale Romagnolo – perché nonostante la crisi del mondo del lavoro, la complessità delle procedure delle gare d’appalto, le critiche che dopo i noti fatti di Roma vengono mossi al movimento cooperativo, si è mantenuta il più possibile l’occupazione e il fatturato, seppur lievemente, ha continuato a crescere. Un fatturato, lo ricordiamo, che appartiene interamente alle cooperative che lo hanno prodotto. Ora proseguiamo nel nostro cammino: abbiamo ancora tanta strada da fare, per diventare ancora più forti sul territorio dell’area vasta romagnola, anche grazie alla riflessione sul futuro del Consorzio che già da diversi mesi è stata avviata. Un confronto aperto, trasparente, al quale tutte le nostre cooperative stanno portando il proprio contributo”.

Formica BS


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