Coop Riciclaggio e solidarietà: raccolta differenziata e non solo

Intervista al presidente Luca Santandrea

È una storia di volontariato quella che è alla base della nascita della cooperativa Riciclaggio e Solidarietà, una realtà faentina associata al Consorzio Sociale Romagnolo. A raccontarcela è Luca Santandrea, dal 2006 presidente della coop e tra gli artefici della sua creazione. Dopo aver frequentato ragioneria e, allo stesso tempo, aver portato avanti la sua passione per la chitarra classica che lo porterà a diplomarsi in conservatorio, Santandrea è uno dei quattro amici volontari del gruppo Mani Tese di Faenza che nel 2000 decide di ‘fare il salto’ e di aprire la cooperativa Riciclaggio e Solidarietà.

Luca Santandrea

La nostra attività inizia – racconta – con l’apertura del mercatino dell’usato in via Maioliche 22, la prima pietra su cui è stata costruita la nostra coop, di cui è ancora un tassello importante. Vendiamo oggettistica, mobili, raccogliamo anche RAEE ed è aperto al pubblico il giovedì pomeriggio. Tra gli altri servizi: in convenzione con multiutilities come HERA e ALEA ci occupiamo di raccolta dei rifiuti; gestiamo due isole ecologiche a Tredozio e Modigliana, tramite il consorzio Ciclat; con HERA collaboriamo anche per il recupero dei toner e delle cartucce esaurite delle stampanti nelle province di Bologna Cesena e Ravenna. Conferiamo tutto all’impianto di Solarolo che si chiama Ecorecuperi.”

Tra gli altri servizi della cooperativa ci sono anche: la gestione degli archivi aziendali, la raccolta di ingombranti, di carta; il trasporto in discarica dei rifiuti non riciclabili; la raccolta dei metalli ed il ritiro di giacenza invenduta in magazzino. Di grande importanza a livello educativo è l’attività di promozione nelle scuole di laboratori su stili di vita green.

Oggi i dipendenti della coop sono dieci, di cui quattro appartengono alle categorie protette; due invece i consorzi dentro i quali si muove Riciclaggio e solidarietà: Ciclat per l’appalto con ALEA e il CSR. “I Consorzi sono vitali per una realtà medio piccola come la nostra: da soli, in questo mondo del lavoro, sarebbe complesso trovare spazio”.

Con il CSR l’incontro è avvenuto in occasione della gara per l’appalto per la raccolta dei toner in provincia di Ravenna: “Svolgevamo questo lavoro da venti anni, ma non poteva più essere affidato direttamente. Per questo ci siamo rivolti al Consorzio Sociale Romagnolo: abbiamo preparato la gara in diverse riunioni, abbiamo partecipato e poi vinto”.

Se in merito alle dimensioni della coop, Santandrea racconta che tempo fa era stata valutata la fusione con un’altra cooperativa senza poi concludere il percorso, il tema del ricambio generazionale è invece avvertito come cruciale: “In cooperativa ci sono pochi operatori e ne stiamo cercando altri per aumentare gli inserimenti, ma non è facile. In particolare qualcuno da impiegare part time all’isola ecologica di Tredozio e Modigliana”.

Per quanto riguarda la ‘territorialità‘, il presidente della cooperativa Riciclaggio e solidarietà sottolinea come “per la raccolta dei rifiuti nelle aziende non lavoriamo solo su Faenza e Ravenna, ma abbiamo rapporti consolidati con realtà di Bologna, Modena e Cesena. Il nostro essere ‘diffusi’ sul territorio è di vitale importanza per la nostra cooperativa e quindi trovarci in tante province diverse ha un valore decisivo”.

E qual è lo ‘stato di salute’, in generale, della cooperazione sociale nel nostro Paese? “Penso che la cooperazione sociale, a livello ideale, sia sostenuta, ad esempio dalle istituzioni, e supportata dalle centrali cooperative, ma è innegabile che, immersi in un mondo profit, ci troviamo in competizione con realtà strutturate da un lato, e dall’altro dialoghiamo con clienti esigenti che, magari, non sempre capiscono il nostro impegno nell’inserimento di persone svantaggiate. Riuscire comunque ad essere competitivi ed offrire servizi di qualità è la forza più grande che abbiamo. È il nostro lavoro a parlare per noi”.

17 ottobre 2023


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