“Cis a casa”: un ‘tetto’ per ricominciare a vivere in autonomia
Una casa per chi non ce l’ha, per chi è rimasto solo, per chi è più fragile. Taglio del nastro venerdì 29 gennaio 2021 a Savignano sul Rubicone per il nuovo gruppo-appartamento “Cis a casa“, una casa famiglia che ha come obiettivo fondante quello di offrire l’opportunità a persone con disabilità psico-fisica e prive di sostegno familiare o in eventuale difficoltà economica o emergenza abitativa, di vivere in maniera autonoma, sperimentando la domiciliazione presso un gruppo appartamento.
L’iniziativa prende vita grazie alla sinergia tra i Servizi sociali dell’Unione Rubicone e Mare e la cooperativa Cis Rubicone, aderente al CSR Consorzio Sociale Romagnolo, attiva dal 1982; una realtà che oggi conta oltre 80 dipendenti, la maggioranza dei quali appartenenti a categorie svantaggiate. La casa si presenta come un normale appartamento con dimensioni adeguate al numero di ospiti e per un massimo di sei persone. L’immobile identificato come ideale per questa realizzazione è stato acquistato da Cis e poi opportunamente ristrutturato per soddisfare tutti i requisiti di legge previsti dalle normative vigenti, nazionali, regionali e locali sulla conduzione di “case famiglia”.

“Vogliamo offrire – è stato sottolineato nel corso della cerimonia di taglio del nastro, a cui hanno partecipato il sindaco di Savignano Filippo Giovannini, il vicesindaco Nicola Dellapasqua, il presidente del’Unione dei Comuni Luciana Garbuglia, la presidente della coop Cis Rubicone Simona Della Vittoria, il vicepresidente Mirco Lombardi, il consigliere regionale Massimo Bulbi e il segretario generale di Confcooperative Romagna, Mirco Coriaci – una prima volta nella vita a chi non ha mai avuto questa possibilità, l’opportunità di vivere fuori dai rispettivi contesti di provenienza. Una tappa della vita che è normalmente riservata a persone che presentano un grado di autonomia più alto. Noi crediamo nella resilienza delle persone e con il nostro progetto ci diamo l’obiettivo di rimuovere una discriminazione, un limite, un tabù per le persone con disabilità: la possibilità di vivere una vita in autonomia”.
Il parroco della chiesa di Santa Lucia, don Piergiorgio Farina ha poi benedetto i nuovi locali.
Il progetto promosso da Cis Rubicone, oltre all’accrescimento della consapevolezza delle persone beneficiarie, allo sviluppo delle loro competenze verso l’autonomia, l’emancipazione e il raggiungimento graduale di un’indipendenza nella gestione della vita quotidiana, punta a promuovere l’accessibilità alle relazioni interpersonali, lavorative e di socialità; dunque al raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile in maniera commisurata alle proprie inclinazioni e competenze.
1 febbraio 2021