Coop La Pieve. Concluso il progetto di “Parole Nuove” insieme a Setteserequi: nasce il giornale dei ragazzi con disabilità

Un gruppo di ragazzi con disabilità dalla nascita o acquisita in seguito a traumi. Un’associazione di promozione sociale, “Parole Nuove“, che propone di realizzare un giornale. Una testata, Setteserequi, che sostiene il progetto. Si è conclusa il 20 marzo con la consegna, ai protagonisti, del primo numero stampato, il percorso portato avanti al Centro Stampa della Cooperativa sociale “La Pieve” a Ravenna, aderente al CSR-Consorzio Sociale Romagnolo. Quando i dodici partecipanti hanno avuto per le mani la copia di “Parole Nuove” (il giornale si chiama come l’associazione), hanno espresso grande soddisfazione e orgoglio.

La stessa che ha provato una delle loro educatrici, Paola Giandoso: “Prima che partissimo con gli otto incontri, mi aspettavo uno spazio di libera e spontanea espressione. Ecco, è successo di più. I nostri ragazzi sono riusciti a tenere alta la concentrazione e l’attenzione, a rispettare i tempi degli altri, ad attendere il proprio turno per parlare e dire la propria. Posso dire senza dubbio che il progetto è riuscito, andando ben oltre le aspettative“.

Nel quotidiano al Centro Stampa i ragazzi sono impegnati la mattina in una attività comune di battitura di testi, accompagnata da proposte più personalizzate (scrittura personale, commenti ad articoli selezionati…) e, nel pomeriggio, da giochi di società: “Pur nella diversità dei casi, ci sono spesso problemi di comunicazione o di memorizzazione delle regole. “Parole Nuove” è riuscita a far stare bene i ragazzi, creando empatia ma allo stesso tempo la distanza giusta per poter realizzare qualcosa di bello che ha riempito di fierezza i nostri ‘giornalisti’.”

Molto contenta anche Barbara Gnisci, presidente dell’Aps: “Per noi è stata un’esperienza molto emozionante, che ci ha fatto scoprire la bellezza di ogni persona. Abbiamo lavorato, in particolare, sulla possibilità di fare emergere in ogni partecipante interessi e capacità, sempre nell’ottica della relazione con l’altro e in uno spazio fi sico e temporale ben definito”.

Buonissima anche la collaborazione con lo staff de La Pieve: “Le educatrici sono state fondamentali per gestire al meglio le attività. Al di là del prodotto finale, un giornale bellissimo, quello che più conta e che più resta è il processo che ci ha portati alla sua composizione”. Tra gli ospiti esterni della redazione anche Federico Blanc, che ha portato al Centro Stampa la sua testimonianza di uomo amputato a una gamba che ha trovato nel sitting volley una delle motivazioni più forti per non lasciarsi andare. E che, con il suo racconto di resilienza, ha finito per essere intervistato per la prima pagina del giornale.

22 maggio 2019


Comments are closed.