Adozioni: CPR promuove un pranzo a sostegno di “Perla”, Associazione per L’altro-Odv

Si terrà domenica 17 settembre 2023 a Pesaro un pranzo organizzato dalla cooperativa CPR per raccogliere fondi destinati all’Associazione per L’altro-Odv Siena (www.perlaltro.it). L’associazione, costituita nel 2010, è un’organizzazione di volontariato con sede a Siena e con personalità giuridica, che ha come obiettivo il sostegno e la promozione di progetti ed iniziative di solidarietà e cooperazione all’estero a favore dei più indigenti, soprattutto bambini, favorendone l’adozione a distanza. “Perla” sostiene programmi benefici nelle Filippine promossi da Buklod Kalinga Para Sa Kapwa – Association for Others inc., una non profit di diritto filippino, coordinata da Suor May Memorial.

Sarà proprio Suor May l’ospite d’onore del pranzo organizzato dalla cooperativa CPR, associata al Consorzio Sociale Romagnolo, presso ‘Casa Poderosa’ via S.Martino 130 Pesaro. La coop ha invitato tutti gli amici e i sostenitori dell’associazione, genitori che hanno adottato e quelli in attesa di adozione, a trascorrere una giornata fra mare e colline. Da diversi anni CPR, attraverso l’Associazione “Perla”, aiuta Suor May sostenendola economicamente nei progetti in corso per aiutare questi bambini. Il pranzo è aperto a chiunque voglia partecipare.

Ci racconta il motivo di questa ‘vicinanza’ sul tema della adozione proprio Adolfo Terenzi, presidente CPR – cooperativa attiva dal 1991, oggi con 10 dipendenti tutti specializzati, che gestisce la sosta a Rimini, Piombino e Monsummano Terme. La CPR si occupa di parcheggi a parcometro ed automatizzati, di installazioni, manutenzioni, raccolte denaro ed ausiliari del traffico. “Sono anni che sosteniamo come CPR, ma anche personalmente, l’Associazione per l’Altro che è il primo soccorso alle famiglie nelle Filippine” – racconta Adolfo Terenzi – “loro raccolgono il denaro e, dietro indicazione di Suor May, acquistano beni di prima necessità, acquistano pasti ed aiutano l’inserimento scolastico dei bambini meno fortunati”.

Adolfo e sua moglie Michela sono infatti genitori adottivi di un bambino filippino che oggi ha dieci anni. “In occasioni come queste, cioè pranzi e merende con altri genitori adottivi, nostro figlio vede che ci sono tanti bambini come lui, che non è l’unico… e non si sente solo. Gli abbiamo sempre raccontato la verità, ha elaborato la situazione ed è molto sereno”.

Suor May è il ‘motore’ di Buklod Kalinga Para Sa Kapwa – Association for Others inc. che, nelle Filippine, è in prima linea per il sostegno dell’infanzia abbandonata ed è incaricata da enti come il CIFA (ong) quale coordinatrice in loco per le pratiche di adozione delle famiglie italiane. “Quando pensi di compiere questo passo – continua Adolfo – e poi lo fai, ti senti uno sprovveduto: sei nervoso, incerto. È un passo ‘gigantesco’. La burocrazia è complessa, arrivi nelle Filippine e non parlando bene inglese, ti senti ancora più spaesato. Ma che sia Natale o Pasqua, estate o inverno, che sia giorno o notte, quando arrivi, Suor May è lì che ti aspetta. Ti accoglie con un sorriso e subito ti porta a casa sua, dove resterai una decina di giorni. Lì ospita una quindicina di bambine appartenenti a famiglie in gravi difficoltà e donne in gravidanza lasciate sole. Dà loro da mangiare, le veste, le educa. I giorni trascorsi con lei ci hanno permesso di costruire le basi di partenza per la nostra nuova famiglia. Ci ha accompagnato ogni giorno alla scoperta della loro cultura ma soprattutto ci ha guidato ad approcciare un bambino abituato a vivere solo e già completamente autonomo a due anni”.

Una volta a casa, da soli, Adolfo e Michela sono stati catapultati in questa nuova realtà da genitori adottivi. “Siamo stati sparati sulla Luna! Tutto era molto diverso da quello che ci si aspettava, Uri era una vera Duracell. Per Michela è scattato subito qualcosa, l’amore di mamma…io non riuscivo, mi sentivo inadeguato. I primi tempi ho sofferto tanto. Poi improvvisamente ci siamo ammalati di epatite, Michela è stata ricoverata in ospedale ed io al suo rientro. Da solo a casa con Uri l’ho conosciuto e mi sono sentito finalmente babbo….aveva bisogno di me. Oggi, se potessimo tornare indietro, inizieremmo subito le pratiche per un’altra adozione. I tempi sono diventati lunghissimi e non nego che l’iter sia anche costoso”.

Per informazioni raccolta fondi e per partecipare al pranzo:
Adolfo Terenzi 329.5322677

Scarica la locandina con gli eventi dedicati a Sr May.

30 luglio 2023


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