Mettiamo ‘fuori gioco’ le false cooperative: anche Rimini in prima fila per la raccolta firme

Prosegue la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare contro le false cooperative. Con una novità: dal 24 giugno 2015 in tutta la Romagna è possibile apporre il proprio nome alla proposta non più solo nelle assemblee e nei banchetti predisposti dall’Alleanza delle Cooperative, ma anche rivolgendosi al proprio Comune di residenza. In questi giorni, infatti, le associazioni che compongono l’Alleanza delle Cooperative a Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna hanno chiesto a tutti i Sindaci dell’area vasta di depositare il modulo per la raccolta presso il proprio Comune, in modo da consentire ai cittadini elettori residenti di esercitare il proprio diritto.

L’antefatto. L’Alleanza delle Cooperative Italiane ha depositato lo scorso maggio in Corte Suprema di Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare per mettere fuori gioco le false cooperative. L’Alleanza chiede al Parlamento di approvare una legge con misure più severe e più incisive per contrastare il fenomeno delle false cooperative, imprese che utilizzano strumentalmente la forma giuridica della cooperazione perseguendo finalità estranee a quelle mutualistiche. L’Alleanza, cioè la sigla che rappresenta Agci, Confcooperative e Legacoop, ha sei mesi di tempo per raccogliere un minimo di 50 mila firme, che verranno depositate in Cassazione: a quel punto il Parlamento sarà chiamato a discutere e votare la proposta.

Anche sul territorio di Romagna i rappresentanti delle associazioni che costituiscono l’Alleanza delle Cooperative (AGCI Forlì-Cesena-Rimini, AGCI Ravenna-Ferrara, Confcooperative Forlì-Cesena, Confcooperative Ravenna, Confcooperative Rimini e Legacoop Romagna) hanno definito un programma di iniziative nei territori.

La proposta di legge prevede la perdita della qualifica di cooperativa per le imprese che non siano state sottoposte alle revisioni e ispezioni; la definizione di un programma di revisioni per i settori più a rischio; la tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all’Agenzia delle Entrate; la creazione di una cabina di regia al Ministero dello Sviluppo Economico che coordini i soggetti chiamati a vigilare. La raccolta di firme è il tassello di una lotta più ampia con cui l’Alleanza delle Cooperative mette nel mirino il massimo ribasso nelle gare d’appalto, il mancato rispetto del contratto di lavoro, le infiltrazioni mafiose (grazie all’applicazione del Protocollo di legalità già sottoscritto con il Ministero dell’Interno), il rafforzamento della partecipazione dei soci ai processi decisionali e il sostegno agli osservatori territoriali della cooperazione.

Le false cooperative sono imprese solo formalmente mutualistiche, ma che in realtà inquinano il mercato usurpando la reputazione delle cooperative vere: si offrono a prezzi più bassi di quelle che agiscono correttamente rispettando i diritti di chi lavora, pagano meno i lavoratori, non attuano la necessaria formazione e le misure di sicurezza nei posti di lavoro, spesso eludono il fisco chiudendo e riaprendo le attività sotto un nuovo nome. I controlli, anche per l’insufficienza di organico di chi sarebbe tenuto farli e per l’inadeguatezza delle normative, sono rarissimi e le sanzioni inappropriate alla gravità del fenomeno.

Tra i firmatari: Alice Parma, Sindaco di Santarcangelo; Nicola Pasi, Sindaco di Fusignano; Andrea Gnassi, Sindaco di Rimini; Tonino Bernabè, Presidente di Romagna Acque.

www.stopfalsecooperative.it


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