Fratelli è Possibile. La voce dei cooperatori nell’affrontare la pandemia

Le sfide generate dal Covid hanno portato nell’ultimo anno a una riorganizzazione del management cooperativo che nessuno aveva mai dovuto affrontare prima. Per rispondere ai bisogni psicosociali attuali, la cooperativa santarcangiolese Fratelli è Possibile, aderente al CSR Consorzio Sociale Romagnolo, in questi mesi si è attivata in più direzioni adottando strumenti nuovi e sensibilità diverse al fine di rispondere efficacemente alle necessità emergenti. Durante i mesi di lockdown, tramite l’offerta formativa del servizio di mediazione, ha dato vita a numerosi spazi di incontro online per esprimere riflessioni ed emozioni volte ad accompagnare persone provenienti da più ambiti lavorativi particolarmente colpiti dagli scenari pandemici, attraverso momenti info-formativi da cui poter attingere risorse utili e punti di vista multidisciplinari.

«Il contesto attuale – spiega Elisa Zavoli, Vice Presidente della Fratelli è Possibile – sta offrendo l’opportunità di sperimentare nuovi approcci e nuovi modi di lavorare, permettendoci di sbagliare e di imparare dai nostri errori». Cosa avete rilevato essere vincente in questo periodo? «Ci siamo resi conto che la tecnologia permette di essere più agili, ma allo stesso tempo che l’empatia gioca un ruolo chiave mantenendo alto il senso di cooperazione e mettendo il benessere delle persone al primo posto».

A proposito di persone, in questo periodo si sente spesso parlare di capitale umano all’interno delle imprese cooperative, voi come vi state muovendo a riguardo? «È un tema che ci sta molto a cuore e che fa parte del nostro DNA da quando la cooperativa ha preso vita, per noi il fattore umano ha sempre rappresentato un patrimonio di esperienze e competenze da valorizzare e siamo grati del contributo che ogni persona che lavora insieme a noi dà, contribuendo a formare l’essenza stessa della Fratelli è Possibile.

24 febbraio 2021


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